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NASA ed ESA insieme per prelevare campioni di roccia su Marte

Le agenzie spaziali statunitensi (NASA) ed europee (ESA) stanno per iniziare un audace sforzo per riportare sulla Terra campioni di roccia e suolo marziani. Coinvolgerà due rover robot per raccogliere i migliori esemplari e un elaborato sistema di consegna per portare a casa questo materiale. Gli scienziati sperano quindi di saperne di più sull’esistenza della vita su Marte studiando i campioni utilizzando tecniche disponibili solo nei laboratori terrestri.

Un nuovo rover costruito dalla NASA e chiamato Perseverance sbarcherà su Marte nel febbraio del 2021 usando il metodo della “gru a cielo”. Un gigantesco paracadute e motori a razzo rallenteranno la discesa della missione prima che il rover venga abbassato in superficie usando dei cavi.

Perseverance – una macchina robotica a sei ruote con 23 telecamere e un trapano – cercherà i segni della vita antica in un grande cratere chiamato Jezero. Raccoglierà campioni di roccia e suolo che sembrano essere stati alterati dal contatto con i microrganismi. Il rover memorizzerà i suoi campioni in contenitori metallici, ma li lascerà indietro sulla superficie marziana per continuare la sua missione.

Fase di recupero dei campioni e ritorno sulla Terra

L’alimentazione a base di plutonio di Perserverance potrebbe far vagare il rover attorno a Marte per 10 anni o più. Entro questo decennio – dopo il 2026arriverà su Marte un secondo rover più piccolo, che sarà costruito dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Questo “fetch rover” viaggerà attraverso la superficie raccogliendo i contenitori dei campioni lasciati da Perseverance.

I contenitori verranno caricati in un contenitore protettivo e collocati in un piccolo razzo: il Mars Ascent Vehicle o MAV. Questo esploderà nel cielo, mandando il contenitore in orbita attorno a Marte. Il container con i campioni verrà raggiunto in orbita e catturato da un satellite europeo. Questa “orbita di ritorno” agirà come una nave mercantile, riportando sulla Terra i preziosi esemplari di roccia e suolo.

Gli scienziati non prevedono che il satellite arrivi a casa almeno fino al 2031, quando il contenitore del campione sarà stato impacchettato in una capsula pesantemente protetta, per essere inviato nell’atmosfera terrestre per atterrare poi nel Nord America. Gli scienziati studieranno quindi le rocce e il suolo utilizzando tecniche avanzate, tra cui alcune che devono ancora essere inventate perché ci dovrebbe essere abbastanza materiale per indagare per decenni a venire. I campioni faranno luce sulla storia di Marte e se ha mai supportato forme di vita microbiche.

Tags: esamartenasa
Marco Inchingoli

Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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