Non manca molto al lancio di Perseverance su Marte, il nuovo rover della NASA. Ma non dovremmo dimenticare che il robot esistente, Curiosity, è ancora lì e funziona ancora molto bene. Sono ben 3.000 giorni marziani che il rover si trova sulla superficie del Pianeta Rosso, scoprendo anche tanti aspetti molto interessanti e sorprendenti. Scopriamoli insieme di seguito.
Le scoperte più interessanti del rover Curiosity della NASA
“Duluth” è stato il primo campione di roccia perforato con successo dall’ottobre 2016. Un problema meccanico aveva messo offline il trapano. A giugno 2018, una nuova tecnica era stata pianificata e testata dagli ingegneri del JPL, permettendoci di tornare alla perforazione cruciale del terreno di Marte.
Due volte all’anno marziano, i percorsi delle lune marziane Phobos e Deimos si incrociano davanti al Sole come visto da Curiosity. Il transito è durato circa 35 secondi. La precisa tempistica dei transiti misurata in osservazioni come questa aiuta gli scienziati a comprendere le interazioni di marea tra Phobos e Marte.
La piccola quantità di vapore acqueo nella sottile atmosfera di Marte può formare nuvole, specialmente nei periodi più freddi dell’anno e intorno a picchi elevati. Curiosity ha osservato molte volte nuvole sottili in alto nella sua missione. Ma, nello specifico, è stato in grado di osservare un tipo speciale di nuvola che si forma ad altitudini molto elevate, in questo caso a circa 31 km sopra la superficie. Queste nuvole sono chiamate “nottilucenti” perché rimangono illuminate dal sole anche dopo il tramonto in superficie.
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