NASA: ecco i 13 nuovi astronauti per la missione Artemis

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Si è appena concluso il reclutamento dei 13 nuovi astronauti della NASA che faranno parte del XXII gruppo, quello che parteciperà alle missioni sulla Luna e su Marte. Sarà infatti una donna di questo gruppo la prima ad andare sulla Luna, e tra di loro forse ci sono anche le prime donne ed i primi uomini che metteranno piede su Marte.

 

I tredici astronauti del gruppo XXII della NASA

Questo nuovo gruppo di astronauti ha iniziato il proprio addestramento nel 2017 e dopo tre anni di duro lavoro e sacrifici, ha ricevuto la laurea pubblica per gli astronauti lo scorso venerdì, presso il Johnson Space Centre della NASA a Huston.

Con questa nuova classe di astronauti, sale dunque a 48 il numero di astronauti della NASA in attività nei suoi ranghi. Ma l’Agenzia statunitense non smette mai di guardare al futuro e progetta già di aprire un nuovo bando per questa primavera.

La squadra appena laureata è costituita da sei donne e sette uomini, scelti tra oltre 18.000 candidati, che durante la cerimonia a Huston hanno ricevuto la spilla d’argento simbolo del Mercury 7, il primo gruppo di astronauti che si unì alla NASA nel 1959. Al completamento dei loro primi voli spaziali, gli astronauti riceveranno invece la spilla d’oro.

Per quasi tre anni, i candidati si sono formati nell’istruzione, nella pratica e nei test spaziali; così come nella robotica e nei sistemi della Stazione Spaziale Internazionale; nella conoscenza del jet T-38 e nella lingua russa. Le nuove competenze li aiuteranno a sviluppare veicoli spaziali, a supportare le squadre attualmente nello spazio e, infine, ad entrare a far parte di quel piccolo gruppo di persone che hanno avuto l’onore di andare nello spazio.

 

La missione Artemis: l’uomo di nuovo sulla Luna

Di questo team faranno dunque parte i due astronauti, una donna ed un uomo, che andranno sulla Luna con la missione Artemis nel 2024. A questa missione seguiranno poi altre missioni con obiettivo il nostro satellite, almeno una l’anno secondo la NASA. Mentre prima che l’uomo pensi di arrivare su Marte bisognerà aspettare il 2030.

Secondo la NASA per la missione Artemis verranno utilizzate tecnologie innovative per esplorare la superficie lunare in modo molto approfondito. La NASA ha infatti dichiarato: “collaboreremo con i nostri partner commerciali e internazionali per stabilire un’esplorazione sostenibile entro il 2028. Quindi, useremo ciò che apprenderemo sulla Luna per compiere il prossimo grande passo: l’invio di astronauti su Marte.

Artemis sarà la seconda grande serie di missioni sulla luna gestite dall’agenzia spaziale americana, ma sarà molto più complessa delle precedenti missioni Apollo. Si tratterà infatti di una missione sia pubblica che privata e con molta più robotica rispetto alle precedenti.

La missione Artemis prevede anche una stazione spaziale intermedia, il Gateway, che fungerà da base di collegamento, tra la Terra e la Luna, per gli astronauti. Sarà infatti da questa stazione che gli astronauti partiranno alla volta del nostro satellite, su un lander ancorato alla stazione spaziale orbitante. La stazione Gateway sarà inoltre utilizzata per osservazioni più ravvicinate della Luna.

I lanci della missione Artemis avverranno tramite lo Space Launch System, uno dei più grandi missili mai creati. L’equipaggio sarà invece a bordo di un veicolo spaziale più piccolo, chiamato “Orion”, che sarà in grado di raggiungere la Luna in “un paio di giorni”, secondo quanto affermato dalla NASA.

 

Dalla Luna a Marte, li grandi progetti della NASA

Lo scopo della NASA con la missione Artemis è quello di stabilire una base sulla Luna così da potervi lavorare in modo sostenibile e creare la prima colonia umana nello spazio. Secondo quanto affermato dalla NASA la superficie lunare sarà un terreno di prova per vivere su Marte. Questo prossimo capitolo dell’esplorazione spaziale stabilirà per sempre la nostra presenza tra le stelle”.

Per Jim Bridgestine, amministratore della NASA, “queste persone rappresentano il meglio dell’America e si sono uniti al nostro corpo di astronauti in un momento davvero incredibile. Il 2020 segnerà il ritorno del lancio di astronauti americani con razzi americani che partiranno dal suolo americano. Un anno di importanti di progressi per il programma Artemis e per le missioni sulla Luna e oltre nello spazio”.

Valeria Magliani
Valeria Magliani
Instancabile giramondo, appassionata di viaggi, di scoperte e di scienza, ho iniziato l'attività di web-writer perché desideravo essere parte di quel meccanismo che diffonde curiosità e conoscenza. Dobbiamo conoscere, sapere, scoprire e viaggiare, il più possibile. Avremo così una vita migliore, in un mondo migliore.

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