Un lungo studio svedese ha evidenziato come in vicinanze della festa di natale il rischio di infarto raggiunge livelli pericolosamente alti. A questo punto risulta facile indirizzare la colpa verso l’enorme quantità di cibo che spesso e volentieri abbonda in questa occasioni, ma non è il caso, o meglio, non unicamente. La ricerca infatti ha evidenziato come le ragioni che portano a questa patologia sono ritenersi più emotive.
I ricercatori svedesi hanno analizzato ben 283.014 attacchi cardiaci, un campione statistico enorme, in un lasso di tempo di 16 anni ovvero dal 1998 al 2013. La sola lettura dei dati ha evidenziato come la vigilia di natale presentasse una percentuale ben più alta delle settimane precedenti, ben il 15% degli eventi. A seguire c’è un’altra festività, tipica della Svezia, e se anche a noi non dice niente la percentuale indica quanto lo studio possa aver ragione, ovvero il Midsummer (Mezza Estate) con il 12% dei casi.
Stress
Chi ha condotto lo studio ha chiaramente spiegato che la causa è da attribuire alla forte carica emozionale del periodo e soprattutto rabbia, ansia, tristezza dolore e stress; ovviamente c’è da aggiungere il fatto che certi soggetti risultano essere più a rischio come gli over 75 o chi presenta altre patologie come il diabete.
Ecco una dichiarazione della dottoressa Kaitlyn Ibrahim, una cardiologa specializzata: “Lo stress vacanziero, sia emotivo che finanziario, può portare a picchi di norepinefrina e adrenalina, che possono avere effetti dannosi sul sistema cardiovascolare. Siamo fuori dalla routine e dalle abitudini durante le vacanze, ed è particolarmente importante attenersi a una dieta sana e limitare il consumo di alcol, soprattutto se si presentano delle malattie cardiache.”
In sostanza il mix di emozioni derivate dal particolare periodo e in aggiunta alla quantità di cibo può risultare deleterio.