Neanderthal: un molare ci svela il suo più antico DNA in Europa

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Un team di ricercatori ha analizzato il DNA mitocondriale di un uomo di Neanderthal vissuto circa 80.000 anni fa. Si tratta di un analisi davvero importante, dato che proprio in quel periodo la Terra fu sconvolta dai cambiamenti climatici che sconvolsero la loro vita. Questo reperto è stato rinvenuto in una grotta a Stajnia, in Polonia ed è stato identificato con la sigla Stajnia S5000.

 

Gli sconvolgimenti climatici del Paleolitico

Circa 100.000 anni fa, durante il medio Paleolitico, questa zona dell’Europa ha subito profondi e drammatici cambiamenti. In quel momento infatti, la Terra attraversava quello che è conosciuto come Ultimo Periodo Glaciale, un era glaciale che ha profondamente trasformato i paesaggi dell’Europa nordoccidentale e centrale. Le lussureggianti foreste infatti, furono lentamente trasformate in taighe e steppe in cui prosperavano mammut lanosi, rinoceronti lanosi e renne. Ma questi ambienti erano decisamente più ostici per l’uomo di Neanderthal.

Per questo motivo in quel periodo, le popolazioni di Neanderthal subirono una forte riduzione, per poi riaumentare durante i temporanei miglioramenti delle condizioni climatiche, con un leggero aumento della temperatura. Questa era glaciale infatti non termino che solo 11.700 anni fa.

 

Le migrazioni dei Neanderthal alla ricerca di cibo

Durante uno di questi periodi, noto come Marine Isotope Stage 5a (MIS 5a), che ebbe luogo circa 82.000 anni fa, i Neanderthal iniziarono la loro migrazione dall’Europa verso l’Asia, che piano piano li portò a sostituirsi alle popolazioni asiatiche. Queste migrazioni vengono studiate grazie ai ritrovamenti di un particolare tipo di strumento realizzato prevalentemente dalle popolazioni europee, il micoquien, uno speciale tipo di ascia bifronte.

Proprio per questo è importante studiare il DNA di un Neanderthal vissuto in Europa durante l’inizio di queste migrazioni. Come afferma l’archeologo Andrea Picin, del Max Planck Institute per Antropologia evolutiva in Germania “la Polonia, situata all’incrocio tra le pianure dell’Europa occidentale e gli Urali, è una regione chiave per la comprensione di queste migrazioni e per risolvere i problemi sull’adattabilità e la biologia dei Neanderthal nell’habitat periglaciale”.

I micoquien, il cui nome è dovuto al ritrovamento del primo di questi manufatti nel sito di La Micoque, iniziarono ad apparire in Europa circa 130.000 anni fa e sono adatti per la caccia a mammut e rinoceronti lanosi, suggerendo una sorta di adattamento dei Neanderthal per la caccia a questi animali. Lo stesso tipo di arma è stato ritrovato anche nella grotta di Stajnia.

L’adattamento delle armi così come altri fattori, suggeriscono dunque una sorta di adattamento dei Neanderthal agli ambienti glaciali. Ad esempio la grotta di Stajnia presenta un ingresso troppo stretto perché possa essere l’entrata per una comunità stabile e permanente. I ricercatori ritengono dunque che si trattasse solo di un rifugio temporaneo utilizzato dai Neanderthal durante i loro spostamenti alla ricerca del cibo.

 

Uno sguardo al DNA dei Neanderthal

Il dente ritrovato nella grotta fornisce dunque importanti informazioni sulla storia dei Neanderthal in questo periodo cruciale. Si tratta del dente di un uomo adulto vissuto esattamente nel periodo MIS 5a, il dente ha infatti 80.000 anni. Un ritrovamento davvero eccezionale dunque, visto che i fossili di questo periodo sono molto scarsi ed in genere non presentano tracce di DNA bene conservate.

Il dente di Stajnia invece ha permesso di analizzare il DNA mitocondriale del suo possessore. Questo ha permesso ai ricercatori di stabilire che questo individuo era geneticamente più vicino con quello ritrovato a Mezmaiskaya nel Caucaso, piuttosto che con quelli ritrovati in Belgio ed in Germania, vissuti 120.000 anni fa.

Questo aspetto, insieme al ritrovamento di alcuni strumenti in siti sparsi tra il Caucaso, la Germania e la Crimea, suggerisce che i Neanderthal dell’Europa settentrionale e orientale in questo periodo iniziarono le loro grandi migrazioni inseguendo gli animali artici attraverso il continente.

Valeria Magliani
Valeria Magliani
Instancabile giramondo, appassionata di viaggi, di scoperte e di scienza, ho iniziato l'attività di web-writer perché desideravo essere parte di quel meccanismo che diffonde curiosità e conoscenza. Dobbiamo conoscere, sapere, scoprire e viaggiare, il più possibile. Avremo così una vita migliore, in un mondo migliore.

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