Un nuovo studio scientifico sfata un pregiudizio diffuso: nascere prematuri non aumenta il rischio di sviluppare problemi comportamentali durante l’infanzia. A lungo si è pensato che i bambini nati prima del termine avessero maggiori difficoltà nello sviluppo emotivo e sociale, ma la ricerca più recente racconta una storia diversa.
Il team di ricercatori ha seguito un ampio campione di bambini, inclusi sia fratelli nati a termine sia fratelli nati prematuri, per esaminare possibili differenze a livello comportamentale. L’uso di fratelli all’interno dello studio ha permesso di ridurre al minimo l’influenza di fattori ambientali e genetici condivisi.
Bambini prematuri, nessun rischio in più per il comportamento
I risultati, pubblicati su una rivista di pediatria internazionale, hanno mostrato che non esiste un’associazione significativa tra la nascita prematura e comportamenti problematici come l’aggressività, l’iperattività o le difficoltà relazionali, almeno nei primi anni di vita.
“Abbiamo voluto verificare se la nascita prematura avesse davvero un impatto diretto sul comportamento infantile. I dati ci dicono di no”, ha spiegato uno degli autori dello studio. Secondo gli esperti, i fattori familiari e ambientali giocano un ruolo molto più importante di quanto si pensasse.
Lo studio è particolarmente rilevante per i genitori di bambini prematuri, che spesso vivono con ansia il timore di futuri problemi scolastici o relazionali. Questi nuovi dati offrono una prospettiva più rassicurante: essere nati prima del termine non è una condanna allo sviluppo atipico.
Una combinazione di altri fattori individuali o familiari
Naturalmente, ciò non significa che tutti i bambini prematuri abbiano un percorso di crescita privo di sfide. Ma lo studio suggerisce che eventuali difficoltà non vanno attribuite automaticamente alla prematurità, quanto piuttosto a una combinazione di altri fattori individuali o familiari.
Gli esperti raccomandano di continuare a monitorare lo sviluppo dei bambini, ma senza stigmatizzare la nascita pretermine. Piuttosto, è importante concentrarsi su interventi educativi personalizzati e sul sostegno alle famiglie, quando necessario.
In conclusione, questa ricerca rappresenta un passo avanti nella comprensione dello sviluppo infantile e offre un messaggio chiaro: nascere prematuri non significa necessariamente essere più a rischio di problemi comportamentali. Un’informazione preziosa per pediatri, educatori e soprattutto per le famiglie.