Netflix ha ricodificato il proprio palinsesto per flussi video che utilizzano ora meno dati ed ottengono certificazioni di qualità ai massimi livelli. Scopri di più.
Netflix, cambia la forma ma non la sostanza
Dopo aver visto come guardare i contenuti Sky su tutti i dispositivi Android con l’App SkyGo torniamo a parlare di streaming video online mettendo in luce la volontà di Netflix nell’apportare alcuni sostanziali cambiamenti che promettono di rivoluzionare il modo di vivere lo streaming dei contenuti su Internet.
Netflix è un servizio streaming-video made in USA che sta spopolando in Italia fin dal 22 ottobre grazie ad una piattaforma a portata d’utente che integra ricchezza di contenuti, facilità d’uso e supporto tecnico di prim’ordine.
Da oggi avete un motivo in più per affacciarvi alla neo-piattaforma streaming. Abbiamo già visto come, per godere appieno delle potenzialità di Netflix, siano sufficienti connessioni non troppo spinte dal punto di vista della banda. Tale concetto può essere esteso al quantitativo di dati che un utente mobile utilizza per la visualizzazione dei contenuti.
Pare infatti che i creatori del sistema siano al lavoro su una ricodifica totale dei contenuti televisivi al fine di porre un freno ai consumi mantenendo alti gli standard qualitativi degli stream.
Detta alla buona, potremo avere i medesimi contenuti, senza visibile perdita di qualità, con un consumo di traffico Internet ridotto fino al 20% a seconda del contenuto che stiamo vedendo. Infatti, la qualità richiesta da uno spettacolo di animazione risente in maniera differente della perdita di bitrate rispetto, ad esempio, ad un lungometraggio.
Ed è proprio sul bitrate che Netflix sta lavorando, cercando di portarlo fino alla soglia minima di 1,5Mbps lasciando invariata la risoluzione nativa a 1080p per i contenuti in alta definizione. Questo comporta non soltanto una decisa riduzione dei consumi ma anche una maggiore stabilità dei contenuti visto che, stando ai dati, bisognerebbe avere connessioni stabili ad almeno 5.8Mbps per godere di contenuti in FHD senza un downscaling automatico a 720p.
In questo modo la riduzione di banda porterà ad una maggiore stabilità senza però sacrificare la qualità. Lo prova il fatto che, da alcuni rilevamenti effettuati all’interno dei laboratori Netflix, i tester non siano riusciti a distinguere un calo di bitrate su due proiezioni identiche affiancate su altrettanti televisori. Dunque ciò contribuirà a portare la convenienza del palinsesto Netflix anche in quelle zone che non godono di connessioni Internet ultraveloci e, inoltre, non comporterà una congestione di rete dovuta al sovraccarico di banda.
Attualmente gli esperti sono al lavoro su questa funzionalità del tutto automatica di ricodifica in real-time basata sui diversi contenuti. Ci si aspetta che Netflix riesca a mantenere le promesse e che, sul piano pratico, non ci rendano partecipi di un flop già annunciato dai cultori dell’alta definizione pura. Tu che ne pensi? Lascia un commento e condividi l’articolo sui social. – Fonte: TheVerge