Quasi tutto il mondo è in attesa di veder arrivare il prima possibile un vaccino contro il coronavirus che ha causato questa pandemia, il SARS-CoV-2. Se un vaccino è necessario per un vero ritorno alla normalità, e questo implica poter essere realmente liberi di fare quello che si faceva prima, c’è un’ombra che aleggia su tutti. Mentre i ricercatori sono impegnati a sviluppare un trattamento efficace, i no-vax si fanno sentire un po’ ovunque.
Non è una novità. Questo genere di movimenti si sono fatti sempre più forti negli ultimi anni tanto che dieci anni fa è nato il Vaccine Confidence Project, VCP. Questo progetto si è messo ad analizzare tramite centinaia e centinaia di sondaggi e interviste dati importanti. Su cosa? Sulle convinzioni vaccinali in 149 paesi.
Grazie a questi dati hanno creato una mappa globale che ci mostra l’aumento o il calo nella fiducia nella sicurezza dei vaccini, compresa l’importanza percepita per quanto riguarda la vaccinazione dei bambini, categoria a rischio quasi sempre.
Diffidenza ai vaccini
Le parole di Clarissa Simas, psicologa presso la London School of Hygiene & Tropical Medicine: “I nostri risultati suggeriscono che le persone non ignorano necessariamente l’importanza di vaccinare i propri figli anche se hanno dubbi su quanto siano sicuri i vaccini. Il pubblico sembra comprendere in generale il valore dei vaccini, ma la comunità scientifica e della salute pubblica deve fare molto meglio nel costruire la fiducia del pubblico nella sicurezza della vaccinazione, in particolare con la speranza di un vaccino COVID-19″.
La dichiarazione di Heidi Larson, antropologa dello stesso istituto: “È fondamentale con minacce di malattie nuove ed emergenti come la pandemia COVID-19, che monitoriamo regolarmente gli atteggiamenti del pubblico per identificare rapidamente paesi e gruppi con un calo di fiducia, in modo da poter aiutare a guidare dove abbiamo bisogno di costruire fiducia per ottimizzare la diffusione di nuovi vaccini salvavita.”