Un nuovo studio clinico dimostra che un nuovo farmaco, il canagliflozin, attenua sensibilmente il rischio di incorrere in insufficienza renale nei pazienti con diabete di tipo 2, andando a diminuire anche il rischio di eventi cardiovascolari.
Gli effetti del farmaco
Il canagliflozin stimola l’escrezione del glucosio a livello renale e contribuisce a far abbassare la glicemia, ha avuto l’approvazione dalla Food and Drug Administration anche come farmaco protettivo per eventi cardiovascolari maggiori (ictus e infarto).
I partecipanti allo studio hanno ricevuto le migliori cure disponibili per le malattie renali secondo le attuali linee guida, un tipo di terapia chiamata blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone, o blocco RAAS, inoltre, metà ha ricevuto una dose di canagliflozin, mentre l’altra metà ha ricevuto un placebo.
I risultati primari dello studio hanno rilevato che i partecipanti che assumevano canagliflozin avevano il 30% in meno di probabilità rispetto al gruppo placebo di sviluppare insufficienza renale o morire per insufficienza renale o malattia cardiovascolare.
Una svolta decisamente importante
Le persone con diabete possono sviluppare col tempo un danno renale causato sia dalla alta concentrazione di glucosio sia dalla associata ipertensione arteriosa che col tempo può deteriorare i sottili vasi presenti a livello renale che fanno appunto da filtro alle sostanze da espellere, sebbene il trattamento blocco RAAS diminuisca questo status patologico non riduce in modo significativo il rischio di sviluppare malattie renali, ciò lascia intendere l’importanza di questo nuovo farmaco per aumentare sensibilmente la sopravvivenza dei pazienti così come la qualità della vita.