I designer olandesi rivendicano una prima mondiale con un funerale in cui il defunto è stato sepolto in una bara piena di muschio fatta di micelio: la rete fungina sotterranea dei funghi. The Living Cocoon è stato sviluppato da Bob Hendrikx, insieme ai ricercatori della Delft University of Technology e del museo di storia naturale Naturalis, ed è già stato incorporato nelle collezioni di bare offerte da due compagnie funebri olandesi.
“Il bozzolo vivente consente alle persone di ritrovare la natura e di arricchire il suolo, invece di inquinarlo”, afferma Hendrikx. “Dopo mesi di sviluppo, è stato un momento davvero impressionante poter finalmente segnare la morte di qualcuno in questo modo straordinario.”
La velocità alla quale un corpo si decompone dipende da varie condizioni, ma può richiedere più di un decennio. Le parti verniciate e metalliche di una bara, così come gli indumenti sintetici, possono persistere anche più a lungo. Hendrikx prevede che la bara di micelio sarà in grado di completare l’intero processo in due o tre anni, perché contribuisce attivamente al processo di compostaggio. Non solo i prodotti di scarto del corpo umano vengono convertiti in sostanze nutritive, ma viene anche migliorata la qualità del suolo circostante, dandogli nuova vita e l’opportunità di prosperare.
L’importanza dei funghi dopo la morte
Il processo di produzione richiede diverse settimane e il micelio viene coltivato a forma di bara e quindi essiccato in modo naturale, interrompendone la crescita. Dopo essere stato esposto per un po’ di tempo alle falde acquifere, il micelio riprende a vivere, avviando il processo di compostaggio. Le bare stesse sono leggere, ma possono trasportare fino a 200 chili di peso. I primi 10 sono ora “cresciuti” e l’azienda spera di potersi espandere all’estero nel prossimo futuro.
Mentre la bara olandese potrebbe essere la prima volta, nel 2015, il designer californiano Jae Rhim Lee ha sviluppato una tuta incorporata con spore di funghi per accelerare la decomposizione e neutralizzare le tossine che il corpo umano rilascia. Secondo quanto riferito, l’attore Luke Perry è stato sepolto in una “tuta da fungo mortale” quando è morto dopo un attacco di cuore l’anno scorso.