La divisione fotografica di Olympus chiude i battenti. E’ questa la notizia shock che ha scosso il mondo della fotografia in questo ultimo mese. Dopo ben 84 anni di storia, l’azienda ha venduto la divisione imaging a JIP (Japan Industrial Partners, Inc.), lo stesso che qualche tempo fa acquisì il marchio VAIO da Sony, noto per i computer portatili.
In realtà non si tratta di una notizia del tutto inaspettata. Olympus, infatti, navigava in cattive acque da diversi anni. A colmare le perdite non sono bastate la profonda riorganizzazione delle attività e lo sviluppo di modelli e ottiche per la fascia alta. Fatali per l’azienda sono state, in particolar modo, le perdite registrate negli ultimi tre anni.
Olympus, i motivi dietro la cessione
Niente più fotocamere ed ottiche Olympus. E’ questa, la decisione presa dal fondo, che, salvo ripensamenti, metterà fine alla produzione dell’attrezzatura fotografica con questo marchio.
Il produttore nipponico, tuttavia, non chiuderà completamente i battenti ma si concentrerà sulla produzione e sulla vendita di strumentazione professionale nel campo della medicina come endoscopi e altre apparecchiature mediche. Esattamente come successo con Sony, che non ha chiuso i battenti ma ha solamente rinunciato ad una divisione ormai in caduta libera.
Uno dei motivi che ha spinto Olympus a questa decisione è senza dubbio la presenza di fotocamere sempre più prestanti negli smartphone. Non a caso il produttore, nel comunicato ufficiale della cessione a JIP, fa chiaramente riferimento ai comparti dei dispositivi mobili, rei di minare il mercato delle fotocamere classiche. Chi possiede un prodotto Olympus, comunque, non deve temere nulla. L’assistenza dei prodotti venduti fin’ora, infatti, sarà garantita.