Arrivano le Orionidi: le stelle cadenti frammenti della cometa di Halley

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Gli appassionati di astronomia non potranno perdersi lo spettacolo di stelle cadenti previsto proprio per questo fine settimana. Lo sciame meteorico delle Orionidi raggiungerà infatti il suo picco massimo da stasera, fino a lunedì 24 ottobre.

 

Le Orionidi: stelle cadenti nate dalla cometa di Halley

In questo lasso di tempo infatti, sarà possibile osservare fino a 20 meteore all’ora, durante la seconda metà della notte. L’unica incognita sull’osservazione della pioggia meteorica è il meteo, le previsioni annunciano infatti cieli nuvolosi sull’Italia centro-settentrionale.

Assieme alle Perseidi, le stelle cadenti delle Orionidi sono tra le più interessanti nell’arco dell’anno. Pur non avendo infatti la stessa abbondanza delle “Lacrime di San Lorenzo”, le Orionidi hanno comunque il loro fascino, che risiede nella loro origine.

Le stelle cadenti di fine ottobre sono infatti le figlie di una delle comete più famose dell’astronomia, la cometa di Halley. Di questa cometa, il cui nome ufficiale è 1P/Halley, vi sono resoconti già dall’antichità, nel Talmud ebraico.

È la più famosa e brillante delle comete periodiche provenienti dal disco diffuso, ovvero quelle che transitano nelle regioni interne del sistema solare ad intervalli di decine di anni, a differenza delle migliaia di anni delle comete provenienti dalla nube di Oort. Il suo nome è un omaggio ad Edmond Halley, che per primo ne predisse il ritorno al perielio. L’ultimo passaggio al perielio della cometa di Halley è stato nel 1986; il prossimo sarà nel 2061.

E ad innescare la pioggia di stelle cadenti delle Orionidi, sono proprio i frammenti della cometa di Halley, la scia polverosa della sua coda, lasciata al suo passaggio, in cui la Terra transita proprio in questo periodo. le sue vecchie code polverose.

 

Come osservare le Orionidi al meglio

Per poter osservare queste meteore veloci e persistenti, occorrerà ovviamente recarsi in luoghi bui, lontani dall’inquinamento luminoso. Potranno essere osservate ad occhio nudo, cercando di sorvegliare un’ampia porzione di cielo per avere maggiori probabilità di cogliere le scie luminose delle stelle cadenti.

In particolare bisognerà guardare verso la costellazione di Orione. Lo sciame meteorico prende infatti il nome poiché sembra provenire dal radiante nella costellazione di Orione, al confine con la costellazione dei Gemelli. Nello specifico le meteore sembreranno partire da un punto a circa 10 gradi a est di Marte. Il radiante sorge nella seconda parte della notte e la Luna, in fase calante, non ostacolerà l’osservazione delle stelle.

Foto di OpenClipart-Vectors da Pixabay

Valeria Magliani
Valeria Magliani
Instancabile giramondo, appassionata di viaggi, di scoperte e di scienza, ho iniziato l'attività di web-writer perché desideravo essere parte di quel meccanismo che diffonde curiosità e conoscenza. Dobbiamo conoscere, sapere, scoprire e viaggiare, il più possibile. Avremo così una vita migliore, in un mondo migliore.

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