Qualche giorno fa vi abbiamo parlato dell’influenza che la pandemia di coronavirus ha avuto e sta ancora avendo sul mondo del lavoro, osservando in particolare come esso si sia trovato nell’assoluta urgenza di adattarsi alle nuove modalità di lavoro da remoto, al fine di continuare la produzione e di tutelare allo stesso tempo i lavoratori dal rischio di ammalarsi. Tra difficoltà più o meno grandi, le aziende stanno progressivamente “migrando” verso modalità di lavoro più flessibili, anche alla luce dei vantaggi che il lavoro da casa può garantire, dandoci pertanto un’idea della direzione futura che il mondo del lavoro ha intrapreso.
Il settore dei trasporti, in particolare quello aereo, è stato direttamente colpito dalla pandemia di coronavirus
Ma non è solo il mondo del lavoro a risentire degli effetti della pandemia. Anche il settore dei trasporti, e in particolare quello aereo, sono stati direttamente coinvolti dalla crisi, rendendo necessario anche in questo caso un ragionamento sulla possibile direzione che questo settore dovrà intraprendere per destreggiarsi in un momento storico fatto di incertezze e timori. L’indagine Horizon Swift, che ha raccolto le opinioni di leader dell’industria aerospaziale e aeronautica europea, ha reso noto che circa il 77% degli intervistati ritiene che sarà la “credibilità ambientale” a fare la differenza in questi settori nel prossimo futuro.
Rendere i voli più sostenibili per l’ambiente abbattendo le emissioni è, secondo il 72% delle aziende intervistate, l’obbiettivo principale che settori aeronautico e aerospaziale debbano perseguire; e ciò dovranno fare attraverso lo sviluppo di nuovi materiali. I dirigenti del Composite Technology Center, del Gruppo Schiebel e di Tecnam sono stati intervistati per capire come questo mercato, di enorme importanza strategica, stesse cercando di riprendersi dall’impatto della pandemia: ferma restando l’acclarata e condivisa necessità di una profonda ricerca di nuovi materiali, tutti si attendono un intervento da parte dei governi, con incentivi tali da creare nuovi flussi di reddito e portare sul mercato nuovi prodotti nel minor tempo possibile.
Creare nuovi flussi di reddito e nuovi materiali sono le linee guida per il futuro del trasporto aereo
“Le crisi riconducibili al cambiamento climatico e al lockdown stanno cambiando l’industria aerospaziale“, ha commentato Bjoern Klaas, vicepresidente e direttore generale di Protolabs Europe, produttore di prototipi e componenti prodotti in volumi ridotti. “Nasceranno aerei e modelli di business sempre più innovativi. La sopravvivenza non sarà una scontata e si fonderà sulla resilienza a lungo termine. La produzione della prossima generazione di aeromobili vedrà una migliore aerodinamica, minor peso e più efficienza dal lato consumi: saranno in definitiva meno inquinanti“.
“Il nostro ultimo report Horizon Shift lo mette chiaramente in evidenza. Il 77% delle aziende ritiene che le prestazioni ambientali saranno un elemento chiave di differenziazione, con un aumento di 9 punti percentuali rispetto a quando abbiamo posto la stessa domanda nel nostro sondaggio iniziale, poco prima del lockdown“, aggiunge Klaas. “Le aziende che stanno attraversando un momento di difficoltà in seguito alla pandemia si stanno concentrando sulla rapidità di accesso al mercato. Un modo per pianificare il futuro è creare nuovi flussi di entrate, ma per farlo è necessario essere più rapidi. Nel lungo periodo, la nostra indagine sottolinea come l’industria aerospaziale e aeronautica assumerà talenti, implementerà nuove tecnologie, impiegherà nuovi materiali ed espanderà le sue competenze“, conclude.