Il Pantanal è la più grande regione umida del Pianeta, situata in Brasile e considerata come un vero e proprio nuovo paradiso della flora e fauna, ricca di tantissime specie differenti di animali. Purtroppo, sono svariati giorni che continua a bruciare e le le vittime sono decine di specie protette a rischio d’estinzione. Ben 150.000 chilometri quadrati sono diventati un gigantesco rogo, una zona praticamente grande come l’intera Lombardia. L’aspetto che più ferisce, purtroppo, è che non sono incendi causati naturalmente, magari dall’eccessiva siccità, ma dolosi, dovuti a errori involontari o scelte apposite dell’uomo.
Bisogna intervenire in Pantanal
Sono tantissime le specie animali da dover salvare: pappagalli, coccodrilli, piranha, caimani, anaconde e così via. Alcune riescono autonomamente a mettersi in salvo, spostandosi nella zona ancora non ricoperta dalle fiamme, mentre altri sono impossibilitati e vengono purtroppo divorati dagli incendi. I giaguari, per esempio, vengono trovati morti o vivi, ma parti di piedi e delle gambe bruciate. Ad uno di questi, battezzato «Ousado», sono state trapiantate cellule staminali per permettere alla pelle di riformarsi rapidamente, così da farlo tornare in piena salute tra non molto.
Bisogna comunque sottolineare che l’uomo sta cercando di tutto per risolvere o almeno contrastare questi incendi. Oltre 200 vigili del fuoco, elicotteri ed aerei sorvolano continuamente la zona di Pantanal e cercano di spegnere il prima possibile ogni rogo che si crea. Purtroppo, alcuni sono molto più difficili da spegnere, visto che aumentano la propria portata a causa dei venti a favore.