Claudia de Rham, una fisica teorica britannica, ha sviluppato una teoria che può rispondere a uno dei più grandi misteri del cosmo: il suo tasso di espansione. Gli scienziati non sono ancora riusciti a spiegare perché il tasso di espansione dell’Universo stia accelerando e non diminuendo, come previsto dalle leggi della fisica conosciute.
“È il grande elefante nella stanza (…). È molto frustrante“, ha detto lo scienziato all’Imperial College di Londra, parlando al quotidiano britannico The Guardian. La nuova teoria, chiamata “Massive Gravity“, modificherà la teoria della relatività di Albert Einstein (1879-1955), per spiegare la disparità tra i tassi di espansione.
Una teoria riveduta (e corretta?)
Basandosi sulla teoria di Einstein, le forze gravitazionali dei corpi celesti, come pianeti e stelle, dovrebbero trascinare l’Universo gradualmente, diminuendo così il suo tasso di espansione.
Tuttavia, a metà del 1998, gli scienziati hanno capito che il tasso di espansione non stava solo rallentando, ma stava accelerando. Da allora, il mistero si infittisce e, nel tentativo di spiegarlo, gli scienziati hanno attribuito l’accelerazione osservata a una forza invisibile, la strana energia oscura che vive nell’Universo.
La teoria di Rham elimina l’energia oscura dall’equazione, cambiando invece la teoria di Einstein: invece di assumere che i gravitoni – ipotetiche particelle che mediano la forza di gravità – non abbiano massa, come suggerito dal fisico tedesco, irrompe al contrario il principio secondo il quale queste particelle un po’ di massa ce l’hanno.
In questo modo, la gravità stessa potrebbe assumere il ruolo che ora è attribuito all’energia oscura , ha spiegato lo scienziato britannico a The Guardian , sottolineando, tuttavia, che, per ora, la proposta è solo teorica: da un punto di vista matematico, si adatta il problema, ma non è ancora noto come si rifletta nella realtà empirica.
Rham spera che i progressi dell’astronomia nell’area delle onde gravitazionali consentiranno di testare la teoria della “gravità di massa” nel prossimo decennio.
La settimana scorsa, Rham ha vinto il premio Blavatnik per i giovani scienziati per $ 100.000 (circa 90.000 euro) per sviluppare ulteriormente la teoria. Due anni prima, ha ricevuto l’Adams Award, uno dei più antichi e prestigiosi dell’Università di Cambridge nel Regno Unito.