Il morbo di Parkinson e tra le due malattie degenerative più comuni tra gli anziani e nonostante questo al momento si può fare bene poco. Sempre per lo stesso motivo ci sono numerose ricerche all’attivo che cercano di raggiungere nuovi risultati utili. Per esempio, un nuovo studio sembra aver trovato un modo per mitigare due dei sintomi ovvero la difficoltà nel camminare e i problemi nel dormire.
Parkinson e due nuove soluzioni
Dietro alla camminata difficoltosa c’è l’ipotensione ortostatica che si verifica con un cambio repentino della pressione sanguigna. Può succedere a chiunque, come alzarsi troppo in fretta dal letto, ma per i malati di Parkinson risulta essere più frequente a causa dell’afflusso diverso al cervello. La soluzione trovata dallo studio è un impianto nel midollo spinale che è già stato sperimentato in alcune persone paralizzate. Per questo studio è stato testato appunto su alcuni volontari e risultati hanno aperto a questa nuova possibilità, anche se è tutto da esplorare ancora.
Per i problemi notturni invece sembra esserci un farmaco specifico. Per cominciare, la radice di questo è la mancanza di dopamina, tra le altre cose, e il farmaco noto come apomorfina ha proprio la capacità di sostituire tale sostanza. Il problema nell’uso del suddetto è in realtà che alla fine dell’efficacia ha un effetto negativo. Grazie all’uso di un microinfusore che funziona nell’arco di tutta la notte però, il malato di Parkinson può continuare a ricevere una quantità minima, ma efficace del farmaco. I risultati sui primi volontari sono stati incoraggianti.