Pfizer è attualmente solo una delle due case farmaceutiche il cui vaccino è stato approvato da una lunga lista di paesi in giro per il mondo. L’alta richiesta delle dosi del trattamento sviluppato insieme a BioNTech alla fine hanno portato a qualche problema nella catena di produzione con il risultato che sono state spedite meno dosi.
Sono molti i governi che hanno trovato questa situazione inaccettabile, come quelli scandinavi e lo stesso governo del Belgio, paese nel quale si trova il polo produttivo di Pfizer in Europa. Il ritardo nella consegna ovviamente porterà a sua volta un ritardo nella creazione di un’immunità generale.
Detto questo, Pfizer sta cercando di assicurare tutti affermando che presto la produzione tornerà ai regimi promessi. Si parla del 25 gennaio per rispettare il programma originale siglato con l’Unione Europea. In questi giorni ci saranno quindi problemi un po’ ovunque, soprattutto ora che molti devono ricevere la seconda dose del vaccino.
Il vaccino di Pfizer e la pandemia che continua
In questo fine settimana, i due giorni che di norma presentano i numeri più bassi rispetto agli altri, sono stati registrati quasi 1.200.000 nuovi casi a livello globale mentre i morti sono stati oltre 22.000. I paesi che continuano più di tutti a preoccupare sono gli Stati Uniti e il Regno Unito, nonostante l’alto numero di vaccini già inoculati, il Brasile e il Messico.
In Europa sono diversi i paesi che hanno registrato un aumento costante di casi. Anche la Germania, paese che tra i più grandi sembrava avere gestito meglio la situazione, si trova con un alto numero di nuovi contagi giornalieri e nuovi record di morti rispetto ai mesi precedenti.
Ph. credit: The Guardian