L’effetto placebo è qualcosa di ormai ben noto. Vale per i grandi trial clinici e vale per il bambino che sta male e che riceve del semplice zucchero per far passare il dolore. Detto questo, finora questo fenomeno si è interamente basato sulla non consapevolezza di assumere qualcosa del tutto inutile. L’idea di base, in modo semplice, è che si inganna il proprio corpo convincendolo che era una medica.
Un nuovo studio sembra aver aperto la strada al fatto che l’effetto placebo, per verificarsi, non necessiti in realtà di questo aspetto. Anche prendendo volontariamente un qualcosa senza effetti curativi, ed essendo consci di ciò, il corpo può comunque trarre qualche beneficio. La tesi migliore dietro questo avvenimento è la possibile riduzione dello stress; quest’ultimo, quando presente eccessivamente, può far peggiorare la salute.
L’effetto placebo anche senza la bugia
Le parole dei ricercatori: “L’esposizione allo stress a lungo termine può compromettere la capacità di una persona di gestire le emozioni e causare significativi problemi di salute mentale. Quindi siamo entusiasti di vedere che un intervento che richiede uno sforzo minimo può comunque portare a benefici significativi. I placebo non ingannevoli somministrati a distanza hanno il potenziale per aiutare le persone che lottano con problemi di salute mentale che altrimenti non avrebbero accesso ai servizi di salute mentale tradizionali.”
Si tratta di un primo piccolo studio su questo approccio diverso sull’effetto placebo in quanto basato un campione ridotto. Sapere se effettivamente è così, potrebbe cambiare in modo parziale la conduzione dei trial clinici che vedono nel gruppo di controllo, quello del trattamento finto appunto, un pezzo fondamentale.