Il polpo Argonaut, o polpo Argonauta, è stata la prima specie ad essere descritta ed è quindi la specie tipo del genere, che ricorda vagamente le antiche ammoniti, ed è strettamente imparentato con i nostri polpi moderni. Oggi gli scienziati stanno studiando come questa specie di polpo abbia evoluto la sua capacità di produrre un guscio, simile ad una casa galleggiante, per prendersi cura dei propri figli.
La costruzione può crescere fino a quasi un piede di lunghezza, diventando la casa di oltre 40.000 embrioni. Il polpo Argonaut striscia all’interno della sua borsa a forma di conchiglia, intrappola alcune bolle d’aria all’interno, quindi usa la sua galleggiabilità per spingersi appena sotto la superficie dell’acqua negli oceani caldi di tutto il mondo.
Polpo Argonaut, un guscio che è in grado di contenere 40.000 embrioni
I dati del sequenziamento genetico rivelano che il polpo ha evoluto in modo indipendente i geni per creare la sua intricata armatura embrionale, invece di riutilizzare il DNA che ha ereditato dai suoi antenati con il guscio. Questi risultati sono in grado di ribaltare tutto quello che sappiamo dell’evoluzione dei cefalopodi. L’ultimo antenato comune della maggior parte dei cefalopodi aveva probabilmente un guscio camerato e perlaceo, non dissimile da quello iconico indossato dal nautilo, un cefalopode con guscio che sopravvive fino ad oggi. Tuttavia nel corso dell’evoluzione dei cefalopodi, come molluschi, calamari e polpi, si sono evoluti per interiorizzare questo guscio, adattandosi ai loro habitat individuali.
Poiché l’argonauta porta ancora con sé una costruzione simile a una conchiglia di nautilo, ha alimentato il dibattito scientifico sul fatto e su come un animale possa perdere una tale struttura durante il corso dell’evoluzione, quindi riaverla. Inizialmente i ricercatori hanno ipotizzato che questa specie riattivasse i geni arcaici dell’era dei molluschi per costruire un nuovo uovo. Tuttavia dopo aver sequenziato il genoma, i dati ribaltavano la situazione. Come i loro parenti nautilus, gli scienziati hanno scoperto che gli argonauti hanno geni codificanti proteine necessari per costruire ciò che gli scienziati chiamano “veri gusci”, del tipo che trovi intorno a un’ostrica.
Significa che il guscio delle uova non si è evoluto dal guscio ancestrale. Altri molluschi fanno i loro gusci con il tessuto del mantello secreto da una ghiandola, mentre le punte delle braccia di A. argo secernono il materiale del guscio dell’argonauta. Ciò può aiutare gli scienziati a capire di più su come gli argonauti si sono evoluti per essere pelagici, o vivere in acque aperte, e non bentonici, come altri polpi che preferiscono le profondità.
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