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Prisma, app che modifica foto come dipinto non con soliti filtri

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Dalla Russia arriva Prisma. No, non è un nuovo nemico della spia britannica James Bond, magari sotto le vesti di una bella donna, bensì una app destinata a rivoluzionare il mondo delle applicazioni preposte alla modifica delle nostre immagini. Si sa, le applicazioni che modificano le nostre foto con effetti sempre più particolari e curiosi, ormai non si contano più. Ma dalla Russia ne giunge una che non modifica la nostra foto mediante filtri come fanno tutte, bensì ne crea una ex novo a mo’ di dipinto. Tale app straordinaria si chiama appunto Prisma. Vediamo come funziona.

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Prima trasforma nostra foto in un vero e proprio dipinto

Tale applicazione è per ora disponibile su iOS e la trasformazione della foto non avviene sul nostro iPhone ma sui server di Prisma, che hanno attive diverse reti neurali progettate per imparare – in un certo senso – a dipingere partendo da uno stile pittorico e applicando le sue caratteristiche alla nostra immagine. Ecco perché, come dicevamo nell’incipit, non si tratta dei comuni filtri per modificare le foto scattate. Prisma prevede vari stili: dai graffiti che vediamo sui muri delle nostre città alle varie raffigurazioni giapponesi (si pensi ai Manga o a Hokusai), fino a giungere a pittori veri e propri come Munch, Kandisky o Lichtenstein. Gli ideatori di Prisma puntano ad arrivare a quaranta stili diversi, anche con futuri aggiornamenti della app. In modo che l’utente possa divertirsi sempre con nuove idee.

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Prisma, qualche consiglio per l’utilizzo

I test effettuati fino ad oggi che circolano in rete, ci dicono che Prisma  predilige di gran lungo le immagini in verticale. Inoltre, proprio per la complessità del procedimento con cui avviene, l’elaborazione dell’immagine non è istantanea ma richiede qualche secondo. Dunque un pò di pazienza, soprattutto se state lavorando con i vostri dati di rete e non col più veloce Wi-Fi. Vedremo se arriverà anche su Android.

Luca Scialò
Luca Scialòhttps://lucascialo.altervista.org/
Sociologo, blogger e articolista

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