In sede di Commissione Europea si è deliberato a favore di una nuova regolamentazione privacy che colmasse le lamentale portatisi avanti nel periodo in merito all’eccessiva flessibilità a senso unico verso servizi online quali Facebook, WhatsApp, Google e Apple: Le regole sono cambiate e valgono per tutti, così come sancito dagli organi di competenza.
Di fatto, secondo quanto riportato, in merito all’utilizzo dei dati personali e secondo normative vigenti sull’utilizzo degli stessi, i soggetti operanti nel ramo delle telecomunicazioni (fornitori di servizi, servizi web ed app incluse) dovranno rifarsi ad un unico modello che, quindi, non implica alcun trattamento di favore e che, fondamentalmente, riflette la realtà del mercato attuale, così come definito dalla stessa Commissione.
Nonostante le nuove direttive esecutive, vi è ancora chi non è soddisfatto: la European Telecommunications Network Operators’ Association (ETNO) e il GSMA, di fatto, hanno rilasciato apposita documentazione in cui si pone in evidenza la non democraticità della proposta, essendo a loro parere sbilanciata a loro sfavore, causa permanenza di requisiti troppo restrittivi sul trattamento dei dati degli utenti.
Un aspetto davvero interessante, inoltre, verterà sulla gestione dei cookies web, per il quale si prevede uno snellimento delle richieste di assenso, il che consentirà di rendere flessibile il processo di consultazione delle risorse web, senza comprometterne l’utilizzo a causa di continue ed eccessive richieste dirette. Anche qui, ovviamente, c’è chi non è d’accordo con la nuova linea politica, in considerazione del fatto che le società di adversiting temono in una diretta ripercussione sulle loro attività.
Il tema della privacy è, ad oggi, uno dei più sentiti per quanto concerne il trattamento online dei dati e, di contro, si scontra con la necessità di un accesso libero ai contenuti. Per quanto concerne alcuni cookies, dicevamo, non saranno previste più richieste ma, al contrario, saranno automaticamente abilitati ai permessi, essendo di fatto non intrusivi per la privacy utente. In merito, comunque, resta il punto interrogativo su quali, effettivamente, siano o meno i cookies intrusivi e quelli, invece, da considerarsi innocui a priori.
Le nuove disposizioni intendono armonizzare il processo che si compirà con la General Data Protection Direction, attesa per il 2018, secondo la quale si potranno disporre sanzioni anche a livello aziendale in caso di violazione delle norme sulle ePrivacy nel contesto dell’Unione Europea.
La proposta vagliata dalla Commissione Europea deve ancora essere discussa ed accettata in sede di Parlamento Europeo. A seguito dell’approvazione, di fatto, la norma entrerà in vigore per tutti gli Stati Membri, che la accoglieranno quale legge regionale a tutti gli effetti. E tu che cosa ne pensi in merito al tema del trattamento dei dati personali degli utenti in rete e non? Rilascia pure qui tutte le tue personali considerazioni al riguardo.
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