Un nuovo mini robot ad alto contenuto tecnologico potrebbe risolvere molti dei più comuni problemi legati al tratto intestinale tra cui figurerebbero la cura delle ferite interne, l’estrazione di copri estranei e la somministrazione di farmaci. Il tutto senza l’intervento di un medico e soprattutto del fastidio di un’operazione chirurgica. Come? Semplice, basta inghiottirlo come una semplice pillola. Vediamo insieme l’ultimo prodigio delle tecnologia applicata alla medicina.
Robot ripara-stomaco, la nuova frontiera del self-health
Alcuni illustri ricercatori appartenenti al MIT di Boston, all’University of Sheffield ed all’Istituto di Tecnologia di Tokio hanno messo a punto un nuovo dispositivo in grado di stravolgere ed al contempo rivoluzionare tutto l’ambiente medico, stiamo parlando di un piccolo robot ingeribile per via orale che permetterebbe di estrarre corpi indesiderati dall’intestino e dallo stomaco oltre che a curare ferite e lesioni interne e somministrare farmaci.
Si tratta di un device dalle dimensioni davvero contenuti che è stato volutamente denominato robot origami per la sua capacità di ripiegarsi in maniera intelligente raggiungendo gli angoli più remoti del nostro organismo. Una ricerca davvero considerevole che verrà esposta presso il palco della Conferenza internazionale sulla robotica e automazione (IEEE) in programma a Stoccolma per il prossimo 16 Maggio 2016.
Nel complesso si tratta di un dispositivo intelligente contenuto in un package biodegradabile dotato di un piccolo magnete che gli consente di chiudersi ad origami. Una volta raggiunto l’organismo ospite il magnete genera l’apertura dell’involucro più esterno liberando il contenuto al suo interno consentendo quindi l’interazione con altre componenti esterne al sistema. Un meccanismo di alta ingegneria applicato all’ultimo stadio della miniaturizzazione.
Un progetto dagli esiti ancora incerti ma che suscita l’entusiasmo della comunità scientifico sanitaria. L’esperto chiamati in causa nella ricerca, Daniela Rus direttrice del CSAIL, si è espressa in merito ai risultati dicendo che:
Le applicazioni interne al corpo necessitano di un sistema robotizzato sufficientemente piccolo e controllabile senza fili
Il sample robot utilizzato per l’esperimento ha previsto l’estrazione di una batteria incidentalmente inghiottita dall’ospite. Una situazione che, nei soli United States, si ripete 3.500 volte in un anno e che per questo causa danni ai tessuti ed agli organi interni se non presa in tempo. Stando alle dichiarazioni ufficiali dei researchers tale robot intelligente consentirebbe di espellere tramite il colon il contenuto indesiderato.
Tra i futuri obiettivi di progettazione e sperimentazione rientrano l’inserimento di sensori che esulino dal compito di creare un campo magnetico interno per il suo funzionamento in relazione all’orientamento, così da poter espandere l’usabilità del sistema che, almeno per il momento, si rileva vitale per la sola estrazione di corpi metallici indesiderati.
Voi che cosa ne pensate di questa nuova invenzione applicata al campo medico? Credete che sfruttando le nuove frontiere della tecnologia robotica saremo in grado di prevenire situazioni spiacevoli in modo autonomo e per tempo? Lasciateci pure tutte le vostre impressioni personali in merito alla faccenda.
Fonte: ArsTechnica