Un team di ricercatori della Dalhousie University, in Canada, ha sviluppato una nuova applicazione mobile in grado di monitorare la salute mentale dell’utente in base al modo in cui interagisce con il suo smartphone e ai dati raccolti dal dispositivo. PROSIT, dicono i responsabili, è in grado di rilevare i sintomi di ansia o depressione attraverso le registrazioni di esercizio fisico, sonno, numero di chiamate effettuate e ricevute, cronologia dei messaggi e gusti musicali. Tuttavia, il software approfondisce ulteriormente alcuni dettagli, contando anche la velocità con cui l’utente scrive e la forza con cui preme sul display, ad esempio.
Ma PROSIT non riguarda solo i dati. Infatti, l’applicazione chiede di condividere l’audio in cui si segnalano i momenti migliori della settimana e di valutare i giorni su una scala da 0 a 5. L’app non è ancora disponibile al pubblico. Finora, c’è solo un gruppo di 300 persone che sta testando questo programma e circa la metà sono pazienti con diagnosi di problemi psichiatrici.
I ricercatori affermano di essere a conoscenza di tutti i problemi di privacy che possono sorgere prima di un’app di questo tipo, poiché il programma monitora buona parte di ciò che l’utente fa al telefono e perché è stato sviluppato con un’attenzione particolare ai giovani. Questo è anche il motivo per cui l’applicazione richiede la firma di un modulo di consenso e che i dati siano archiviati in un “luogo sicuro“, come indicato dall’istituzione.
Nonostante le garanzie, sarà difficile vedere questa app in vendita in uno store comune, poiché aumenta il rischio di furto di dati personali.
I responsabili giustificano la necessità di analizzare questo tipo di interazione perché il modo in cui “i giovani interagiscono con la famiglia e gli amici può dire molto sulla loro salute e benessere“. Il team sottolinea che, al momento, è difficile ricordare tutte le interazioni che abbiamo, dal momento che sono avvenute anche nel dominio digitale, dove tutto è più istantaneo e fugace. Quindi, spiega, la necessità di catturare tutti questi momenti – in modo da poter costruire un quadro più dettagliato del profilo psicologico delle persone.
La soluzione è innovativa e può essere un complemento per gli operatori sanitari che monitorano i pazienti con malattie mentali. Si noti che questa app non è di per sé uno strumento diagnostico, ma piuttosto una finestra sui modelli comportamentali degli utenti che possono fornire preziose informazioni a psicologi e psichiatri su come i loro pazienti agiscono al di fuori delle consultazioni. In pratica, PROSIT può anche aiutare a formulare terapie più appropriate e, di conseguenza, aumentare l’efficacia dei trattamenti.
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