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Come agire in seguito ad una puntura di ape o medusa

Ormai siamo in piena estate e per combattere il caldo spesso si esce all’aperto prediligendo spazi verdi o magari una bella giornata al mare. Tuttavia, l’estate porta anche alcuni pericoli tra cui le punture di animali, che siano questi insetti o pesci. Da una parte troviamo api e vespe e dall’altra abbiamo meduse e tracine. Se si viene punti da uno di questi animali può risultare doloroso, ma se si agisce prontamente si può lenire il dolore. L’infiammazione regredirà poi da sola con il tempo. In casi più gravi è ovviamente necessario un medico, ma vediamo come intervenire per non arrivare ad una simile situazione.

 

Puntura di medusa o tracina

Al mare un pesce molto comune è la tracina, questa si nasconde sotto la sabbia e può pungere al di sotto del piede recando molto dolore. Si può evitare questo indossando ad esempio delle scarpette da mare protettive, in caso contrario è necessario immergere subito il piede in acqua calda (almeno a 45 gradi) per 30 – 90 minuti. Così ha spiegato Mariangela Elefante, medico Fimmg, su Medical Facts. “In caso di necessità rimuovere eventuali spine con pinze e non a mani nude e pulire bene la ferita con l’acqua. Sono assolutamente da evitare rimedi fai da te,” ha continuato il medico.

In caso di puntura di meduse invece, bisogna immediatamente uscire dall’acqua ed evitare di grattarsi nel punto colpito. In questi casi i rimedi usati sono di vario genere, dall’urina all’aceto per poi passare all’alcol, ma Giorgia Protti, specialista di medicina interna ci spiega come agire medicalmente e non correre rischi. Innanzitutto bisogna lavare con acqua salata la ferita ed evitare l’acqua dolce che potrebbe aumentare la dannosità della tossina. In caso di filamenti residui è ovviamene necessario rimuoverli. Per ridurre il dolore è necessario fare impacchi di ghiaccio o applicare dell’analgesico. Se si è allergici si può intervenire con un antistaminico.

Puntura di ape o vespa

In Italia le punture di insetto sono oltre 5 milioni e da 1 a 8 su 100 persone possono sviluppare sintomi allergici senza esserne a conoscenza. Essere punti da api o vespe può essere molto pericoloso, come spiega la Protti sempre su Medical Facts, poiché il pungiglione di api e vespe e le sacche velenose possono rimanere attaccati alla pelle. “Bisogna rimuoverli il prima possibile, avendo cura di non schiacciarli per non favorire la penetrazione del veleno,” riferisce il medico. Per farlo è necessario aiutarsi con oggetti con la punta smussata come unghie, tessere o carte di credito, e intervenire con un movimento dal basso verso l’alto. Applicare poi del ghiaccio.

Nei casi più gravi si può considerare l’assunzione di farmaci cortisonici dai 3 ai 5 giorni. Nelle situazioni di reazioni allergiche il caso è ancora più problematico e la puntura può causare orticaria diffusa, gonfiore delle mucose, difficoltà respiratoria, nausea, vomito e dolore addominale. “Se si sospetta questa condizione bisogna agire in fretta, perché la situazione si aggrava rapidamente. Se si dispone di adrenalina iniettabile bisogna somministrarla immediatamente a livello dei muscoli anteriori-laterali della coscia. Fondamentale è cercare soccorso medico il prima possibile”.

Marco Inchingoli

Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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