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Qualcomm ci riprova: nuovo tentativo di bloccare le vendite di iPhone in Cina

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A seguito di un primo infruttuoso tentativo di procedere al blocco vendite degli iPhone in territorio statunitense, il noto chipmaker californiano Qualcomm Technologies ci riprova intentando una nuova causa contro Apple che ha come preciso scopo quello di porre un espresso divieto alla commercializzazione delle unità mobile phone in Cina, causa presunte violazioni di brevetto che dai Tribunali degli Stati Uniti si sono portate sino agli antipodi del globo, conducendo ad una disputa legale di portata internazionale.

Secondo la testata online di Bloomberg, la guerra legale tra i due colossi del mondo Hi-Tech prosegue senza sosta e chiama in causa tre presunte violazioni di brevetto perpetrate verosimilmente da Apple, ma per le quali non esistono basi fondate per avviare un procedimento concreto a favore della presunta parte dichiaratasi lesa. Le argomentazioni portate all’attenzione degli organi di competenza da parte di Qualcomm, di fatto, non sono da ritenersi valide in luogo di proprietà intellettuali non concepite per fini strettamente commerciali.

Qualcomm, dal canto suo, rivendica la proprietà di questi brevetti ed in particolare il mancato versamento dei corrispettivi stabiliti per l’utilizzo delle implementazioni Force Touch e dei sistemi di gestione dell’alimentazione.Qualcomm vs Apple

In una sua dichiarazione ufficiale, Apple ha riferito a chiare lettere che la profusione di sforzo del rivale nella disputa legale non avrebbe portato a nulla di fatto e che tale nuovo capitolo si sarebbe chiuso a sfavore di un costruttore opportunistico carente delle basi necessarie per poter procedere. Un portavoce della società di Cupertino, in particolare, riferisce che:

“Apple crede profondamente nel valore dell’innovazione e siamo sempre stati disposti a pagare tariffe eque e ragionevoli per i brevetti che usiamo. Nei nostri molti anni di negoziati in corso con Qualcomm, questi brevetti non sono mai stati discussi e di fatto sono stati concessi solo negli ultimi mesi. Gli organi di competenza di tutto il mondo hanno ritenuto Qualcomm colpevole di posizione di abuso dominante ormai da anni. Tale affermazione si pone a margine del nuovo procedimento giudiziario in tribunale e crediamo che questo sforzo si risolverà in un nulla di fatto”

Si tratta quindi del secondo tentativo di Qualcomm di apporre un espresso divieto alla commercializzazione degli iPhone di Cupertino, dopo che in Luglio 2017 una causa simile si era presentata agli occhi dei giudici dei Tribunali statunitensi responsabili del giudizio su sei presunte violazioni di brevetto da parte di Apple, uscita poi illesa dalla vicenda.

Come nell’occasione precedente, il divieto motivato alla non commercializzazione delle unità in uno qualsiasi dei mercati ove si procede legalmente è cosa assai improbabile e sembra perlopiù un disperato tentativo di rivalsa contro una società che si è più volte espressa a sfavore del chipmaker statunitense come quando, in Gennaio 2017, ci si era portati avanti nella causa della Federal Trade Commission contro Qualcomm per abuso di posizione dominante di mercato.Qualcomm violazioni Apple

Nell’occasione, infatti, Apple aveva mosso un’accusa che vedeva coinvolto il costruttore nella richiesta di un corrispettivo fin troppo oneroso per l’utilizzo delle sue unità modem integrate a bordo degli iPhone. Una situazione che in occasione del rilascio di iPhone 7 ha portato ad una chiara differenziazione delle unità logiche, ora equipaggiate con soluzioni Qualcomm Modem, ora provviste di implementazioni Intel chiaramente deficitarie rispetto alle prime sul piano delle performance assolute.

Ciononostante, Apple ha continuato la sua avversa campagna giudiziaria ai danni di una società che giusto ieri ha dovuto prevedere il pagamento di una multa di 774 milioni di dollari alla Trade Fair Commission di Taiwan a seguito di un’analoga sentenza del Tribunale locale.

Come andrà a finire per Qualcomm? Seguiteci per ulteriori approfondimenti e diteci pure la vostra sull’argomento.

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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