L’attività fisica di qualsiasi intensità potrebbe fare la differenza in termini di aspettativa di vita. Un nuovo studio pubblicato sul British Medical Journal (BMJ) suggerisce che potrebbe non essere necessario andare in palestra tre volte a settimana per ottenere i benefici per la salute grazie all’esercizio fisico.
Partendo dal presupposto che passare più di nove ore al giorno seduti (al contrario di stare in piedi, camminare o semplicemente essere attivi) arrechi più rischi per la salute, lo studio ha dimostrato che con un attività fisica meno intensa ma costante, si avrebbe una maggiore durata della vita. Hanno riconosciuto che qualsiasi livello di attività fisica, indipendentemente dall’intensità, era associato a un rischio di morte sostanzialmente inferiore.
Quindi hanno confrontato l’attività leggera, come camminare lentamente o compiti leggeri come cucinare o lavare i piatti, con l’attività moderata tra cui camminare a passo svelto, aspirare o falciare il prato e attività vigorosa, come fare jogging, trasportare carichi pesanti o scavare. Il risultato in termini di salute è stato il medesimo.
Sedersi di meno e muoversi di più
I ricercatori hanno seguito 36.383 partecipanti di età pari o superiore a 40 anni per una media di 5,8 anni. La più grande riduzione del rischio di morte (circa il 60-70 %) è stata tra i partecipanti meno attivi e più attivi. I ricercatori suggeriscono che il messaggio sulla salute pubblica potrebbe semplicemente essere “sedersi di meno e muoversi sempre più spesso”.
La ricerca è stata condotta dal professor Ulf Ekelund della Norwegian School of Sport Sciences di Oslo, specializzato in epidemiologia dell’attività fisica. Ogni anno, nei paesi industrializzati, quattro persone su cinque sono a rischio di morte precoce per infarto e ictus. Secondo Public Health England, circa 24.000 decessi in Inghilterra ogni anno riguardano persone di età inferiore ai 75 anni e l’80% di questi sono prevedibili e si possono prevenire, il che equivale a circa il 50 al giorno.