Quanti cambiamenti climatici affrontiamo nel corso della nostra esistenza?

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È innegabile che il nostro pianeta, la Terra, stia attraversando un periodo di crisi senza precedenti a causa di fenomeni quali siccità prolungate, ondate di calore devastanti, tempeste impetuose, piogge torrenziali e condizioni meteorologiche inaspettate. Questi eventi climatici estremi hanno influenzato e continueranno a plasmare profondamente il nostro stile di vita attuale. Se è indiscutibile che tutti noi abbiamo potuto assistere al fenomeno del cambiamento climatico, emerge con chiarezza che alcune persone hanno avuto l’opportunità di osservarne l’evoluzione più di altre nel corso delle nostre vite.

Chi ha subito le conseguenze più gravi dei cambiamenti climatici? Andrew King, uno scienziato specializzato nello studio degli eventi climatici estremi presso l’Università di Melbourne, insieme ai suoi collaboratori, ha cercato di rispondere a questa interrogativo l’anno scorso. I risultati delle loro ricerche sembrano indicare che quasi la metà delle persone, con età compresa tra i 15 e gli 84 anni, ha sperimentato in modo frequente eventi climatici significativi correlati all’improvviso aumento delle temperature.

Rintracciando le tracce del cambiamento climatico lungo il corso dell’esperienza umana, i ricercatori si sono dedicati a individuare segni evidenti di mutamenti nei modelli meteorologici. Analizzando i dati sulle temperature locali in Australia, è emerso che i segnali di riscaldamento causato dall’attività umana sono stati più pronunciati e precoci nelle regioni tropicali e oceaniche, nonché nelle aree polari del nostro pianeta, che hanno assorbito una considerevole quantità di calore.

Andrew King e il suo team hanno poi intrapreso l’arduo compito di indagare come le persone abbiano vissuto e percepito i cambiamenti di temperatura a livello locale fino al 2021. Hanno tradotto queste fluttuazioni climatiche in un intervallo temporale accessibile a tutti: la nostra vita.

Dalle loro analisi emerge che le temperature annuali locali sono mutate in misura considerevole per almeno la metà dei giovani di età compresa tra i 15 e gli 84 anni nel mondo, portandoli a vivere in un clima “sconosciuto”, notevolmente diverso da quello presente alla loro nascita. Circa il 90% di queste persone ha sperimentato cambiamenti climatici estremi, in particolare nell’entroterra (a causa di siccità e ondate di calore) e nelle regioni glaciali (a causa dello scioglimento dei ghiacci).

L’analisi ha inoltre rivelato che, in termini di fasce d’età, le persone comprese tra i 40 e i 60 anni hanno attraversato le modifiche climatiche più rilevanti durante la propria vita. Questo andamento è stato particolarmente evidente per coloro che abitavano intorno all’equatore e nelle zone tropicali, dove i giovani hanno sperimentato un livello simile di riscaldamento rispetto alle generazioni più anziane. “Comprendere come le persone percepiscono a livello locale il cambiamento climatico è fondamentale per identificare chi subisce maggiormente gli impatti dei mutamenti climatici causati dalle emissioni di gas serra dell’umanità“, spiega Andrea Re.

Rispetto a chi è più colpito dagli effetti del clima e a quali azioni possiamo intraprendere, i ricercatori hanno calcolato l’aumento termico effettivo che le persone hanno sperimentato nelle proprie zone, concentrandosi sugli impatti locali anziché sugli ampi cambiamenti climatici percepibili. Questo approccio ha permesso loro di quantificare l’incremento delle temperature locali, escludendo gli effetti di ondate di calore prolungate, innalzamento del livello del mare, tempeste, siccità e incendi.

 

Cosa ci spiegano i risultati

I risultati suggeriscono che i gruppi di età più avanzata hanno goduto di una maggiore stabilità climatica nei primi anni della loro vita, mentre i giovani hanno affrontato una maggiore variabilità climatica in base alle regioni in cui risiedono. Anche nelle regioni tropicali a basso reddito, i giovani hanno sperimentato impatti simili a quelli delle regioni più ricche con popolazioni più anziane, suggerendo che le generazioni future potrebbero essere esposte a un numero ancora maggiore di eventi meteorologici estremi nei prossimi anni.

Dobbiamo approfondire ulteriormente la ricerca per comprendere se ciò significhi anche una maggiore esposizione a fenomeni estremi come le ondate di calore e per valutare meglio se i peggiori impatti siano allineati con i cambiamenti climatici più ampi. Questa analisi rappresenta il primo tentativo di stimare i segnali climatici locali per la popolazione globale, giovane e anziana, ricca e povera” commenta King.

In tutto il mondo, le persone stanno già sperimentando eventi meteorologici estremi e fatali, alimentati dall’incremento delle temperature. Pertanto, gli scienziati del clima si sono impegnati a gettare uno sguardo sul futuro, cercando di illustrare attraverso questa analisi come il cambiamento climatico si intensificherà, imponendo alle giovani generazioni un carico sempre più pesante nei prossimi anni. Tuttavia, spetta a ciascuno di noi adottare misure concrete per prevenire il deterioramento inarrestabile dei climi locali nel futuro.

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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