I risultati incredibili del Lipsia non sono certo passati inosservati negli ultimi anni. Precisamente, è dalla seconda metà degli anni 2000 che la multinazionale austriaca Red Bull ha deciso di puntare anche sul calcio tedesco. Dopo i tentativi con la Dinamo Dresda miseramente falliti si puntò infatti sulla città di Lipsia, forte della presenza del modernissimo Zentralstadion. Nella città che diede i natali a Gottfried Leibniz, Richard Wagner, Paul Kalkbrenner e Till Lindemann ecco sbucare quindi il RB Lipsia, o RasenBallsport (letteralmente “sport della palla sul prato” dato che le regole della Federcalcio Tedesca vietano l’inserimento di un marchio commerciale sul nome della squadra).
Alla prima stagione è arrivata subito la promozione in Regionalliga Nord, nel 2013 si aprirono invece loro le porte del professionismo con la partecipazione terza divisione. Il club ha conosciuto così sempre maggiore notorietà e l’infografica sul progetto sportivo del Lipsia parla chiaro. Per la prima volta i biancorossi disputarono la Coppa di Germania e videro all’opera giocatori interessanti come Joshua Kimmich e Youssuf Poulsen. Al termine della stagione il secondo posto regalò la promozione in Zweite Bundesliga, che iniziò a smuovere in maniera non indifferente il mercato in entrata.
Alcuni giovani di prospettiva come Rani Khedira (fratello di Sami), Zsolt Kalmár, Lukas Klostermann, Marcel Sabitzer, Terrence Boyd ed Emil Forsberg portarono la formazione biancorossa a giocarsi la promozione in Bundesliga, sfumata nel girone di ritorno. Il percorso nella Coppa di Germania terminò agli ottavi per mano del Wolfsburg, che prevalse per 2-0. Successivamente, la squadra ha iniziato a macinare gioco e a trovare una certa solidità difensiva, arrivando alla prima storica partecipazione alla Bundesliga. E pensare che l’obiettivo dichiarato era quello di partecipare entro il 2020 alla Champions League.
Nell’annata 2016/2017 il Lipsia partì alla grande, candidandosi addirittura a rivale principale del Bayern Monaco nella corsa al titolo nazionale. La stagione si concluse con un clamoroso secondo posto, che non fu replicato l’anno successivo. Negli ultimi due campionati, invece, il Lipsia è arrivato terzo, ma di recente è salito agli onori delle cronache soprattutto per l’exploit in Champions League. Dopo essere usciti nella fase a gironi nel 2017, alla loro seconda partecipazione i tedeschi sono approdati in semifinale contro tutti i pronostici, superando due compagini nettamente superiori come Tottenham e Atletico Madrid, rispettivamente agli ottavi e ai quarti di finale. Il sogno è terminato di fronte al Paris Saint-Germain, sconfitto a sua volta in finale dal Bayern Monaco, che ancora una volta ha rubato la scena ai biancorossi.
Gran parte del merito del boom del Lipsia si deve certamente a Ralf Rangnick, una sorta di factotum del calcio. Nel 2012 aveva assunto l’incarico di direttore sportivo delle due squadre del gruppo Red Bull e all’inizio della stagione 2015/2016 diventò il nuovo tecnico del RB Lipsia, guidandolo al secondo posto in Zweite Bundesliga e ottenendo la promozione. Alla fine del campionato si dimise da tecnico, mantenendo il solo incarico di direttore sportivo. Nel luglio del 2018, però, tornò sulla panchina dei tedeschi chiudendo al terzo posto in Bundesliga e con la sconfitta in finale di Coppa di Germania, sempre contro il Bayern Monac). Dopo aver lasciato la guida del RB Lipsia al termine della stagione 2018/2019, divenne responsabile dello sport e dello sviluppo calcistico del gruppo Red Bull. Nel luglio 2020 il mister si è dimesso dalla sua posizione nel gruppo Red Bull, non a caso le cronache recenti hanno parlato spesso di un accostamento di Rangnick al Milan, desideroso di tornare in Champions. Da un anno il Lipsia è allenato da Julian Nagelsmann