É merito di una equipe di ricerca Italiana la creazione della prima retina artificiale funzionante, completamente biocompatibile. La protesi è formata da due strati di polimeri organici, in grado di convertire gli impulsi luminosi in impulsi per i neuroni.
Il test per ora è stato eseguito soltanto su animali con una mutazione congenita della retina, ma i risultati dei test hanno evidenziato senza ombra di dubbio un‘ottima funzionalità della cura, che si è mantenuta inalterata per oltre 10 mesi.
La retina è molto difficile da riparare, e fino ad oggi gli unici tentativi riguardavano l’iniezione di cellule staminali, che però non hanno mai concesso una guarigione completa. Anche in questo senso una delle aziende più all’avanguardia, la Holostem, è italiana e si trova a Modena e produce uno dei prodotti più avanzati nel settore, Holoclare.
La scoperta del gruppo di Genova però, stando a quanto pubblicato su Nature Materials, dovrebbe garantire risultati migliori, ma soprattutto non presenta le problematiche classiche relative al rigetto dei trapianti (comunque pressochè inesistenti nel caso delle cellule staminali), garantendo al contempo una guarigione molto più rapida.
Attualmente siamo ancora al livello della sperimentazione animali, quindi ad aver recuperato la vista sono soltanto delle cavie di laboratorio, ma i risultati non sono mai stati così incoraggianti.