Molti dei ristoranti che in questi duri mesi di pandemia sono stati costretti a chiudere, e che solo da pochi giorni hanno potuto iniziare a lavorare seppur solo tramite consegne a domicilio, potrebbero non riaprire mai più, secondo un dirigente del servizio di prenotazione OpenTable. Steve Hafner, CEO di OpenTable e del sito di viaggi Kayak, ha stimato che uno su quattro ristoranti non riaprirà neppure dopo la fine dell’emergenza sanitaria. Con la maggior parte dei ristoranti chiusi, infatti, le prenotazioni tramite servizi come OpenTable sono diminuite del 95% rispetto al mese di maggio dello scorso anno.
Nonostante molti ristoranti stiano lavorando con modalità take-away, si stima che uno su quattro chiuderà i battenti definitivamente
La National Restaurant Association statunitense afferma che negli Stati Uniti circa 30 miliardi di dollari sono andati persi a marzo, mentre aprile ha fatto registrare una perdita di circa 50 miliardi. Solo nell’ultima settimana, diversi ristoranti hanno annunciato che non riapriranno, come la catena di buffet Souplantation e Sweet Tomatoes, Jen’s Grill a Chicago e Ristorant Franchino, catene affermate nel panorama imprenditoriale statunitense anche da diversi decenni. Ma Stati come la Georgia e la Florida hanno riaperto e le foto dei bar pieni di persone nel Wisconsin hanno fatto molto discutere.
Vero è che non tutti i ristoranti hanno effettivamente chiuso. A Beverly Hills, nella città di Los Angeles, la nota catena gastronomica Nate n ‘Al aveva annunciato l’intenzione di chiudere i battenti definitivamente, ma a seguito del grande incoraggiamento ricevuto dai propri clienti più affezionati ha annunciato di rendere operativo solo il servizio take-away, almeno per ora. “Siamo stati convinti dall’amore e dal supporto di tutti i nostri clienti durante la nostra chiusura e siamo entusiasti di tornare alle nostre mansioni abituali, servendo a tutti la nostra gastronomia durante un periodo così difficile“, hanno dichiarato i vertici della catena.