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Un robo-delfino potrebbe aprire la strada ai parchi marini “animatronic”

Avete mai immaginato un futuro come la serie tv Westworld? Un mondo in cui parchi a tema tecnologicamente avanzati offrono al pubblico la possibilità di interagire con robot talmente realistici da essere scambiati per veri. Pensate ad esempio ad una versione robotica di SeaWorld, dove dozzine di mammiferi marini, dai delfini alle orche, lascerebbero spazio alle loro controparti artificiali. In questo modo non sarebbe necessario togliere gli esemplari reali dal loro habitat naturale e intrappolarle in vasche anguste solo per il nostro puro divertimento. Questo è il futuro a cui punta la società di ingegneria di San Francisco – Edge Innovations.

Il direttore creativo di Edge Innovations, Roger Holzberg ha lavorato per trent’anni nel settore degli animatronic cinematografici. In quegli anni ha realizzato diversi pupazzi meccanici per svariate pellicole, soprattutto animali marini. Le magattere in Star Trek IV, l’orca in Free Willy, lo squalo in Blu Profondo, il pesce spada in La Tempesta Perfetta o l’anaconda del film Anaconda, sono tutti esempi di ciò che è in grado di fare Edge Innovations.

Alla fine degli anni ’90, Holzberg ha contribuito a costruire un delfino animatronico in grado di nuotare nell’acqua, controllato da due operatori umani con quattro joystick. L’effetto è stato così convincente che, in una prima dimostrazione che coinvolgeva uno spettacolo dal vivo in stile SeaWorld, un membro del pubblico ha chiamato la polizia per maltrattamento di animali. Ciò che non sapeva quella persona è che si trattava di un pupazzo meccanico e non di un vero delfino.

Diciotto mesi fa, Holzberg ha iniziato a lavorare per un’azienda cinese che stava sviluppando tre nuovi acquari in Cina. In quel momento vedendo le riprese del vecchio prototipo del delfino robot alla società venne in mente di utilizzare le innovazioni tecnologiche scoperte negli anni nel campo della robotica con i progressi dell’intelligenza artificiale per dar vita ad una nuova versione moderna di quel delfino.

 

Il primo passo verso il futuro dei parchi marini

Il risultato del lavoro di Holzberg di un nuovo robo-delfino del peso di 550 libbre, lungo 8,5 piedi e dotato di una pelle realistica realizzata in silicone di grado medico. Il robot ha una batteria sufficiente per nuotare dalle 8 alle 10 ore con una singola carica e mostra un comportamento incredibilmente simile a un delfino in tutto, dalla sua curiosità quando incontra un oggetto di interesse, al suo movimento e alla tendenza a emergere quattro volte al minuto per respirare.

Il delfino può funzionare in due modalità: una “modalità esibizione” in cui nuota esplorando l’ambiente circostante e una “modalità spettacolo o educazione” in cui può essere controllato da un “animatore” con un joystick. Una delle cose che fa la sua intelligenza artificiale è garantire che mantenga la galleggiabilità in ogni momento. Il robot costa tra $ 3 milioni e $ 5 milioni. Si tratta di un grande costo, ma bisogna tener conto che il prezzo dell’acquisizione della creatura animatronica rispetto ad un vero animale è molto inferiore.

Se poi contiamo il risparmio sull’alimentazione, la circolazione dell’acqua, il controllo della temperatura, lo smaltimento dei rifiuti, la fatture veterinarie, l’addestramento e così via, allora il creatura meccanica risulta decisamente molto più conveniente.

Purtroppo la pandemia di Covid-19 ha messo in pausa il progetto di Holzberg, dato che non è più possibile testare il delfino nelle piscine pubbliche. L’ingegnere pensa che quando tutto questo finirà, nel giro di diciotto mesi il robot potrebbe essere pronto. Holzberg ha affermato che è importante non “demonizzare” l’industria dei parchi marini nel suo complesso. Sebbene in alcuni casi ci siano certamente ampi motivi di condanna molti che lavorano nel settore hanno fanno un buon lavoro in fatto di conservazione.

L’obiettivo di Edge Innovations non è quello di far sparire questo settore, bensì aiutarli a reinventare il modo in cui svolge il loro intrattenimento e la loro istruzione. Holzberg l’ha paragonato all’industria automobilistica. Con le emissioni di combustibili fossili e impronta di carbonio, l’industria automobilistica sta danneggiando il futuro del pianeta Terra, ma le case automobilistiche stanno convertendo le loro attività esistenti da imprese di combustibili fossili a imprese elettriche. Secondo Holzberg, l’industria dei parchi marini ha la capacità di reimmaginarsi allo stesso modo e spera che Edge Innovations possa far parte di tutto ciò.

Ph. Credit: Edge Innovations

Marco Inchingoli

Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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