Con grandi occhi e un corpo di plastica elegante, Robin, un robot sociale, ha un aspetto a misura di bambino ed è in grado di alleviare le prospettive dei bambini ricoverati. La tecnologia dell’apprendimento emotivo è diventata ancora più essenziale con l’arrivo della pandemia Covid-19, durante la quale l’isolamento fisico è obbligatorio, specialmente nei bambini con un sistema immunitario compromesso.
Tuttavia mentre quello fisico è necessario, la sensazione di essere isolati non lo è e sappiamo che avvolte i pensieri negativi sono più forti specialmente in questo periodo. L’obiettivo principale dei ricercatori è quello di inserire Robin come membro del team per dare ai bambini conforto, attenzione e compagnia.
La tecnologia di Robin consente di costruire quella che viene chiamata memoria associativa. Riconosce le emozioni di un bambino semplicemente dalle sue espressione facciali, costruendo dialoghi reattivi formatisi da esperienze precedenti. Il robot dovrebbe entrare a far parte del team entro la metà di luglio, seguendo un periodo di formazione di un anno durante il quale verrà gestito da un umano a distanza.
Lo specialista fornirà la voce di Robin e controllerà le azioni e le espressioni del robot mentre “impara” come rispondere ai bisogni dei bambini e delle famiglie. Mentre gli interventi tradizionali sono in standby durante la pandemia, resta la necessità di preparare, educare e fornire distrazioni comportamentali per i bambini. Oltre a fornire un supporto emotivo ai più giovani, Robin sarà valutato per osservare l’impatto che potrebbe avere sulle famiglie dei piccoli pazienti.
L’obiettivo è quello di capire quanto sia benefico per la famiglia in generale per affrontare lo stress ospedaliero. La capacità di fornire questo tipo di supporto ai pazienti e alle loro famiglie è qualcosa di molto coinvolgente e convincente. Inoltre portando questo nuovo approccio alla medicina non poteva che rendere i medici stessi più desiderosi di migliorare questa nuova tecnologia, rendendola ancora più potente.
Ph. Credit: UCLA Health
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