La piattaforma portoghese Rumo, specializzata in servizi di salute mentale online, ha annunciato lo sviluppo di Roomie, un chatbot basato sull’intelligenza artificiale capace di fornire supporto psicologico gratuito. Il progetto, in fase di test dal 2022, mira a simulare l’esperienza di uno psicologo con dieci anni di esperienza, integrando approcci come la psicoanalisi, la terapia cognitivo-comportamentale, sistemica, familiare e rogersiana.
L’idea alla base di Roomie è ambiziosa: attraverso una vasta bibliografia, conversazioni con esperti e l’analisi di oltre 50 sessioni reali di psicoterapia, il chatbot dovrebbe essere in grado di rispondere ai pazienti con empatia e coerenza.
Un aiuto accessibile per tutti
Il costo elevato delle sedute psicologiche tradizionali rappresenta un ostacolo per molte persone. Roomie potrebbe essere una soluzione intermedia: chi non può permettersi una terapia settimanale, che in Portogallo può costare tra i 200 e i 300 euro, potrebbe utilizzarlo per supporto quotidiano e ridurre il numero di sedute con un terapeuta umano.
Francisco Valente Gonçalves, direttore di Rumo, ha spiegato che i primi test con più di 100 utenti hanno dato risultati incoraggianti. Gli utenti hanno utilizzato Roomie per approfondire argomenti trattati in seduta, organizzare esercizi terapeutici o semplicemente per avere un dialogo di supporto.
I rischi di uno psicologo senza formazione
Nonostante l’entusiasmo, il progetto presenta alcuni limiti significativi. Roomie non è in grado di affrontare patologie complesse come la psicosi o il disturbo bipolare, mancando della “formazione” necessaria per gestire situazioni critiche.
Rumo sta valutando la possibilità di collaborare con un ospedale psichiatrico per testare Roomie su pazienti con disturbi più complessi. Tuttavia, l’assenza di un controllo umano costante pone interrogativi sulla sicurezza di un chatbot in ambito psicologico.
Un sostituto o un complemento alla terapia?
Il dibattito su Roomie è aperto: può davvero sostituire la consulenza psicologica o deve essere considerato solo un complemento? Gonçalves rassicura che l’intelligenza artificiale non potrà mai rimpiazzare del tutto la relazione umana, pilastro della psicoterapia. Tuttavia, ammette che Roomie potrebbe diventare un servizio di nicchia per chi cerca un primo approccio alla salute mentale.
Con la promessa di rendere il servizio disponibile gratuitamente a tutti i portoghesi entro la fine dell’anno, resta da vedere se Roomie sarà una risorsa utile o un rischio per chi ha bisogno di un supporto psicologico professionale.
Foto di Marco Bianchetti su Unsplash