Rover lunare: il primo progetto per le prossime missioni sulla Luna

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È stato presentato il primo progetto di rover lunare. A mostrarlo alla comunità scientifica è la società di tecnologia spaziale Lunar Outpost. Questa azienda ha presentato il suo progetto alla Colorado School of Mines. 

 

Il rover lunare Prospector

Per ora il rover, che si chiamerà Lunar Prospector, non è ancora stato realizzato e la Lunar Outpost lo ha presentato in una simulazione. Si tratterà di un piccolo rover del peso di circa 10 kg, progettato per eseguire piccole perforazioni sul suolo lunare e analizzare il terreno e la crosta del nostro satellite. Le attrezzature di bordo del Prospector costituiranno circa la metà del suo peso e gli consentiranno di eseguire le ricerche e muoversi sulla Luna. Sarà dotato di una particolare tecnologia che gli consentirà di rilevare con certezza distanze e posizioni di ostacoli e bersagli. Con questa tecnologia, chiamata LIDAR, potrà anche mappare la superficie lunare con risoluzioni maggiori rispetto a quelle che inviano gli orbiter sulla Terra. Ci potrà infatti mostrare immagini della Luna con una risoluzione nell’ordine dei centimetri.

L’obiettivo principale di questo robot sarà la ricerca di risorse rare sulla Terra, ma di cui abbiamo bisogno. Ad esempio cercherà l’elio-3 (³He) un’isotopo dell’elio usato nella fusione nucleare, che è molto diffuso sulla Luna, incluso dai venti solari nello rocce regolitiche, nel corso di miliardi di anni.

La Lunar Outpost, intende annunciare le prime missioni del rover già nel 2019.

 

La proposta della NASA

La NASA potrebbe prendere in considerazione questo tipo di rover lunare per la sua prossima missione Lunar Orbital Platform-Gateway (LOP-G). Questi piccoli rover azionabili a distanza, sarebbero infatti perfetti come mezzi ausiliari per le esplorazioni lunari. Un’importante innovazione è la modalità di controllo, un singolo operatore può infatti controllare un intero gruppo di rover. Inoltre i compiti assegnati al gruppo, potranno essere svolti automaticamente dai robot attraverso un algoritmo decisionale di intelligenza artificiale. Quindi un gruppo di questi piccoli esploratori robotici, potrà svolgere le missione assegnate anche mentre l’operatore umano sulla Terra è impegnato in altro e non può momentaneamente seguirli.

Valeria Magliani
Valeria Magliani
Instancabile giramondo, appassionata di viaggi, di scoperte e di scienza, ho iniziato l'attività di web-writer perché desideravo essere parte di quel meccanismo che diffonde curiosità e conoscenza. Dobbiamo conoscere, sapere, scoprire e viaggiare, il più possibile. Avremo così una vita migliore, in un mondo migliore.

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