Un terminale questo Galaxy Note7 per il quale ci si aspettava di certo una notevole e ragguardevole attenzione da parte del pubblico, che di certo non auspicava, invece, di andare in contro ad un insuccesso così clamoroso, fatto di esplosioni, richiami in azienda e perdite sia in quello che è il breve periodo (ovvero la campagna di richiamo che costerà a Samsung oltre $1 miliardo di dollari), sia a lungo termine a causa di previsioni di analisti davvero poco rassicuranti cui, inoltre, si aggiunge ora l’insoddisfazione ed una marcata assenza di fiducia nei confronti del brand.
Il mercato italiano, sino ad oggi, non ha potuto conoscere il terminale (la sua introduzione era fissata per lo scorso 2 Settembre 2016) ma, i suoi effetti negativi si sono manifestati nei mercati che per primi sono riusciti ad aggiudicarsi lo sfortunato Note 7, ovvero Stati Uniti, Corea ed ora anche la Cina, che recentemente ha disposto il rientro in azienda di oltre 1.858 unità presumibilmente a rischio, così come dichiarato su Reuters.
L’amministrazione generale, la quale ha il compito di supervisionare le attività ed attuare le fasi di richiamo ed ispezione ha perciò disposto il rientro dei terminali, che comunque nulla hanno a che vedere con quelli rilasciati e segnalati qui, per i quali i problemi di esplosione in fase di ricarica non sortiscono alcun effetto, essendo questi stati equipaggiati con nuovi moduli batteria certificati.
Le unità incriminate sono state, infatti, vendute in Cina attraverso il vettore online del sito Samsung di riferimento in tempo antecedente rispetto a quello di vendita avviato a partire dallo scorso 1 Settembre 2016. In Cina, infatti, i dispositivi conformi adottano ora moduli proprietari ATL, che abbiamo avuto modo di trattare in altra separata sede. Nessuna preoccupazione, quindi, per tutti quegli utenti che hanno acquisito il nuovo Note 7 dopo la data ufficiale di commercializzazione. Resta, ad ogni modo, ferma la possibilità di poter operare un controllo diretto dei terminali in modo da togliersi ogni ragionevole dubbio.
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In Italia, ricordiamolo, il reintegro dei Note 7 certificati con batteria ATL China è previsto per il prossimo 19 Settembre 2016. In attesa della sua uscita, diteci se siete ancora disposti a rivolgervi al brand per l’acquisto del vostri terminali mobili.