Samsung Gear Fit 2, più grande, più grosso…. più comodo
Le novità rispetto al passato sono tante, si parte anzitutto con un display rinnovato nelle tecnologie e nelle dimensioni: troviamo infatti un Super AMOLED da 1,5″ più flessibile e con una diagonale allargata, pensata per una maggior visibilità durante le attività fisiche e sotto ogni condizione di luce. Per favorire inoltre l’immediatezza nella lettura dei dati, questi verranno mostrati lungo lungo l’asse verticale, il che significa che non dovrete più girare il polso per mettere il Gear Fit 2 in orizzontale. Piccolezze insomma che però possono fare la differenza nell’uso quotidiano.
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Samsung ha anche deciso di aggiungere, oltre a tutte le funzioni fitness e di welness presenti nel Gear Fit, anche una serie di feature legate alla presenza di un nuovo sensore GPS. I passi, il sonno, le varie attività ed il battito cardiaco adesso saranno registrati in base alla posizione nella quale ci troviamo. In occasione del rilascio del Gear Fit 2, Samsung è stata la seconda compagnia (dopo Pebble) ad aver stretto una partnership con Spotify per creare un’app dedicata ai propri dispositivi indossabili. Ci sono adesso tre opzioni per l’ascolto musicale: si possono salvare le vostre canzoni preferite dentro i 4 GB di memoria interna; direttamente far partire uno streaming musicale da Spotify dal Gear Fit 2, oppure usare il fitness tracker come telecomando multimediale Bluetooth del vostro smartphone. Inutile poi ricordare che tutte le notifiche ricevute da quest ultimo verranno mostrate sul fitness tracker.
https://youtu.be/SHK5SAHj1ZE
Un dispositivo del genere, con uno schermo più grande e con il monitoraggio del battito cardiaco e del GPS sempre attivo, necessiterà di un batteria maggiorata e da questo punto di vista Samsung ha promesso da 3 a 4 giorni di durata con un uso standard, e fino a 5 giorni in standby mode.
Non mancano però i difetti di gioventù
Purtroppo però ci sono delle limitazioni che la nuova piattaforma software sviluppata da Samsung si porta in dote: per funzionare sarà necessario uno smartphone con almeno Android 4.4 KitKat e non è ancora disponibile un software per il PC compatibile. L’indipendenza del Gear Fit 2 dallo smartphone è un’arma a doppio taglio, infatti gli utenti iOS potranno usarlo ugualmente ma le limitazioni in questo caso potrebbero far protendere la scelta dell’utente su altri fitness tracker, ma confidiamo sul supporto post lancio del colosso sud coreano.
Per quel che riguarda infine il prezzo, il Samsung Gear Fit 2 costa 179 dollari e verrà immesso sul mercato prima della fine dell’anno. Anche in qui Samsung ha voluto giocare d’azzardo con 20 dollari in meno del precedente modello e di oltre 70 dollari rispetto alla concorrenza di Fitbit, Garmin e Microsoft.
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Insomma, l’intento del colosso sud coreno è chiaro: fidelizzare i vecchi utenti e conquistarne di nuovi con un prodotto dall’eccellente qualità costruttiva, con un display più grande e meglio definito, un sensore GPS, un’ottima integrazione con Android ed un prezzo inferiore che in passato. In attesa di metterci sopra le nostre mani, fateci sapere cosa ne pensate del Gear Fit 2 e se siete interessati a questa tipologia di prodotti con un commento qui sotto.