Allo stato attuale, non importa quanto la vostra casa sia “domotizzata”, visto e considerato che l’interazione manuale del’essere umano rappresenta un passaggio fondamentale nella gestione dei task d’automazione. Legrand, leader mondiale nei prodotti consumer legate all’infrastruttura edilizia sul piano dell’innovazione elettrica e digitale, ha recentemente presentato la sua nuova partnership con Amazon Alexa, Cisco e Samsung Electronics per il suo nuovo programma Eliot legato al concept dell’Internet delle cose.
Sotto le direttive del programma Eliot, Legrand lavorerà a stretto contatto con la piattaforma di Artik cloud di Samsung per collegare un maggior numero di dispositivi IoT tra loro, con il preciso intento di realizzare una casa completamente autonoma che, attraverso una sua intelligenza di fondo, consenta di svicolarsi dal supporto dell’uomo.
Che si tratti di mezzi di comunicazione sociale, dei nostri eventi in calendario, e-mail o altre utility che stanno per essere immesso nella nostra vita, attraverso la casa intelligente saremo in grado di automatizzare i processi come mai fino a questo momento
Questo quanto riferito dal Vice Presidente del mercato e dello sviluppo per Legrand. Lo sviluppo della piattaforma Artik Samsung ha richiesto un periodo di tre anni ed è stata annunciata per la prima volta nel mese di Aprile, rappresentando di fatto un forte investimento, chiara manifestazione delle intenzioni della sudcoreana nei riguardi dei progetti della domotica dell’Internet of Things. Oltre 200, gli ingegneri che si sono resi attivi (e si rendono ancora tali) nella gestione della piattaforma intelligente.
Senza entrare nel dettaglio tecnico, possiamo dire che Artik si propone quale sistema in grado di realizzare un collegamento broadcasting tra dispositivi non originariamente progettati per comunicare tra loro, lasciando alle aziende l’onere di sviluppare applicazioni dell’internet delle cose relativamente facili da utilizzare.
Con Artik, si sarà in grado di controllare il sistema di illuminazione Legrand tramite Amazon Eco (due prodotti non originariamente progettati per lavorare insieme).Il sensore porta Samsung potrebbe, inoltre, collegarsi con i dispositivi di commutazione di illuminazione Legrand così che il vostro impianto luci di casa si accenda nel momento in cui la porta si apre e si spegne quando la porta si chiude, seguendo le direttive della piattaforma interoperabile Samsung SmartThings.
Allo stato attuale, la casa autonoma è solo stata teorizzata, ma Legrand ha fornito alcuni video concept che hanno tenuto conto, ad esempio, di uno scenario in cui una donna di nome Sylvia gestisce la casa in modo autonomo, cambiando i preset delle funzioni sulla base delle condizioni climatiche. Ad inizio giornata, le tapparelle si alzano per tre quarti fino a svegliarla, mentre il sistema prepara la stanza da bagno per renderla più confortevole a livello climatico. La casa, in tal senso, ha letteralmente imparato, in maniera dettagliata, ciò che sono le preferenze quotidiane dell’utente Sylvia.
Ad ogni modo il comfort ha un suo prezzo, ovvero sia la sicurezza, In tempi recenti, di fatto, si è stati in grado di ricevere un attacco attraverso una bot di CCTV collegate in rete che, ai danni della francese OVH, hanno espropriato oltre 1TB di dati, mettendo in serio pericolo la privacy e la sicurezza degli utenti collegati al vettore. Il fattore sicurezza, quindi, è un parametro imprescindibile e, pertanto, Legrand si serve di Samsung Artik Cloud Security come base per il blinding dei dati al pari di Knox per le soluzioni mobile.
La raccolta intelligente dei dati dall’ambiente circostante, come nel caso di Sylvia, consentirà quindi di realizzare una sorta di casa intelligente ad auto-apprendimento in grado di generare un output delle componenti interconnesse commisurato alle nostre quotidiane esigenze, nel rispetto dei parametri di sicurezza richiesti.
Thomas Horton, intanto, riferisce del fatto che già dalla prossima estate potremo vedere in azione la sua SMART House, con garanzia di compatibilità Artik anche nei confronti dei sistemi di illuminazione di generazione precedente.