Samsung Electronics sta di certo affrontando il periodo più buio dell’intera storia della tecnologia, grazie ad un Note 7 rivelatosi disastroso e che, in un solo colpo, è riuscito a portare via qualcosa come 53 milioni di dollari ed una larga fascia d’utenza non più disposta ad affidarsi ai servizi offerti dalla società dal punto di vista dei suoi prodotti.
A tutto questo, c’è anche da aggiungere un potenziale effetto negativo che potrebbe concretizzarsi nel Summit annuale (in Dicembre) dalla società voluto allo scopo di porre in essere le stime di crescita al vertice della dirigenza che, secondo quanto riferito dalla stessa Samsung legittimerà un taglio del 20% alla forza lavoro nell’esecutivo.
Ad oggi, Samsung Electronics conta su una dirigenza composta da oltre 1.000 membri dell’esecutivo che potrebbero ridursi di un numero pari a 200 secondo quanto riportato dall’emittente coreana MBC. Dopo le riduzioni dello scorso anno (129 dirigenti), la società prevede l’applicazione di regole severe derivanti dal malcontento generale generato per mano dell’ultimo top di gamma Samsung Galaxy Note 7.
Secondo le voci emerse nel corso di queste ultime ore, il Presidente della divisone Samsung Mobile, Koh Dong-jin ed i suoi collaboratori potrebbero essere i candidati ideali all’estromissione dei loro compiti. Il Presidente, entrato a far parte dello staff esecutivo giusto lo scorso anno ha lavorato come capo della divisione Samsung Mobile di R & D per molti anni ed ha assunto, negli anni, un ruolo di primo piano nello sviluppo della serie di smartphone Galaxy S e Galaxy Note, questi ultimi potenzialmente esposti all’obsolescenza nel breve periodo.
I suoi aiutanti, Rhee In-jong e Roh Tae-moon, rispettivamente i responsabili del comparto software ed hardware sono i potenziali candidati sostituti per la carica di Presidente della divisione, una volta deposto Koh a ruolo gerarchico superiore. Ad ogni modo le intenzioni del’azienda sono chiare: occorre rimodulare l’organico esecutivo a seguito dell’incresciosa vicenda Note 7.
Un cambiamento simile richiederà una seria valutazione della situazione interna e sono in molti ad affermare che il nuovo ruolo di Koh (da assumere appena un anno dopo il suo inserimento) sia stato voluto al preciso scopo di minare il morale generale degli altri dirigenti interni ed è perciò altamente probabile che una simile metodica d’azione sia mirata a creare una pressione esagerata nei confronti del successore. Qualcosa, in casa Samsung, deve decisamente cambiare. Voi che ne pensate?
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