Ancora una volta la necropoli di Saqqara si è rivelata essere una miniera di tesori sepolti, nello specifico di antichi sarcofagi ancora perfettamente intatti, o quasi. A questo sono gli archeologi hanno portato allo luce altri 50 bare che si trovavano in altrettanti pozzi funerari profondi tra i 10 e 12 metri che facevano parte di un complesso, un tempio. Nello specifico il tempio era dedicato a Naert, la moglie del re Teti.
Solo a novembre erano stati trovati 100 sarcofagi intatti che si è rivelato essere la più grande scoperta dell’anno. Molti di questi ritrovamenti verranno mostrati nel museo dedicato all’antico Egitto costruito recentemente, un punto di forza su cui il governo vuole puntare per il turismo.
Saqqara era una città ricca e adesso è piena di tesori sepolti e non. Ci sono dozzine di piramidi, moltissimi monasteri e altri luoghi di sepoltura tra cui la necropoli di Menfi. Le bare attualmente trovate risalgono a 2.500 anni fa e come le precedenti sono in uno stato quasi perfetto.
Dalla necropoli di Saqqara al nuovo museo
Secondo uno degli esperti dietro questi ritrovamenti, l’egittologo Zahi Hawass, queste bare insieme al tempio potrebbero rivelare di più sul Nuovo Regno e sul ruolo di Saqqara in tale periodo. Come detto, quello che si può trasportare verrà portato al Grand Egyptian Museum che dovrebbe venir inaugurato verso la fine dell’anno, pandemia permettendo. È stato costruito sull’altopiano di Giza e dovrebbe dare una spinta al turismo dopo che quest’ultimo è calato a causa delle rivolte del 2011 e ovviamente, nell’ultimo anno, in modo pesante a causa della pandemia da coronavirus.
Ph. credit: The Guardian