Saturno, uno tra i pianeti del Sistema Solare, è conosciuto tra gli altri per la sua particolare caratteristica: gli anelli. Ma non è sempre stato così, grazie ai ricercatori del del Dipartimento di Ingegneria meccanica e aerospaziale dell’Università della Sapienza di Roma, si è potuto risalire all’età degli anelli, che risultano essere molto più recenti del pianeta.
Mentre Saturno risale a circa 4,5 miliardi di anni fa, i suoi anelli sembrano risalire solamente all’epoca dei dinosauri. Lo studio è stato effettuato grazie alla sonda Cassini, un progetto di collaborazione internazionale tra NASA, Agenzia spaziale italiana (ASI) e Agenzia spaziale europea (ESA), che ha potuto raccogliere dati importanti sulla massa degli anelli e sull’accelerazione gravitazionale del pianeta, prima che venisse distrutta nell’atmosfera del pianeta.
Vecchi, ma non troppo
La determinazione dell’età degli anelli è stata possibile proprio grazie alla misurazione della loro massa. Poiché essi sono formati al 99% da ghiaccio e il restante 1% della massa totale è costituito da impurità e il livello di particelle contaminanti attorno a Saturno è molto basso, è stato possibile stabilire il tempo necessario perché quella piccola percentuale di impurità si depositasse. Gli scienziati hanno quindi ipotizzato un arco di tempo tra 10 e 100 milioni di anni.
È stato ipotizzato inoltre che la formazione degli anelli sia stata causata dalla disintegrazione di una luna di Saturno in seguito ad un possibile impatto. Luciano Iess, coordinatore della ricerca, ha spiegato: “La massa degli anelli era l’ultimo elemento del puzzle. Una massa piccola, come quella che abbiamo misurato attraverso il sistema di telemisure di Cassini, indica una giovane età. C’erano già indizi che gli anelli non si fossero formati assieme a Saturno, ma ora ne abbiamo una prova molto convincente, che è stato possibile ottenere solo nella fase finale della missione“.