I pianeti del nostro sistema solare hanno ognuno i loro misteri, alcuni sicuramente più intriganti di altri. Saturno stesso ne ha molti e uno di questi è la temperatura esterna. Proprio come Giove, Urano e Nettuno, l’atmosfera del gigante gassoso è calda. Quanto calda? Molte simile a quella della Terra, ma c’è una notevole differenza tra i due.
La Terra è molto più vicina al Sole di Saturno, quindi com’è possibile che le temperature sian o simili? Grazie ai dati della sonda Cassini, gli scienziati hanno scoperto la risposta a questo mistero che in un certo grado ha perplesso per molto tempo proprio quest’ultimi. Il motivo sono le aurore boreali e australi, se vogliamo usare i nomi del nostro pianeta.
Saturno e il mistero della sua temperatura
Questi fenomeni di luce che si presentano ai due poli del pianeta riscaldano l’atmosfera superiore, correnti elettriche dotate di questo dono fisico. Guidano anche i venti e questo crea una distribuzione favorevole di energia che normalmente rimarrebbe soli a poli, dove avviene il fenomeno in origine.
Le parole di uno degli autori dello studio in questione: “Comprendere le dinamiche richiede davvero una visione globale. Questo set di dati è la prima volta che siamo in grado di osservare l’atmosfera superiore da un polo all’altro, osservando anche come la temperatura cambia con la profondità. I risultati sono fondamentali per la nostra comprensione generale delle atmosfere planetarie superiori e sono una parte importante dell’eredità di Cassini.”
Come molte delle sonde che esplorano lo spazio e dei telescopi che lo osservano, la mole di dati è così tanta che ci vuole tempo per studiarla. Cassini è precipitata dentro Saturno nel 2017 eppure le informazioni raccolte continuano a portare risposte ancora oggi.