Scienza: l’energia oscura potrebbe portare a un secondo o terzo Big Bang

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Ci chiediamo spesso se il nostro universo finirà in un batter baleno o in modo più lento, ma una nuova ricerca potrebbe aver trovato una terza possibilità: l’Universo potrebbe non finire mai. Questo nuovo studio, che tenta di definire la natura dell’energia oscura, un misterioso fenomeno che si ritiene causi l’espansione dell’universo sempre più velocemente in ogni momento, ha scoperto che l’espansione cosmica non è un vero e proprio dato di fatto.

I fisici piuttosto scrivono che l’energia oscura può periodicamente accendersi e spegnersi, a volte facendo crescere il cosmo, a volte riducendolo fino a quando non ci sono le condizioni giuste per il verificarsi di un nuovo Big Bang e per la nascita di un nuovo universo. Come possiamo vedere il nostro universo in questo momento sta vivendo un periodo di espansione incontrollata: il cosmo si sta ingrandendo sempre di più ogni momento che passa.

 

Universo, l’energia oscura potrebbe causare un nuovo Big Bang

Gli esperti non capiscono il perché di questa accelerazione che chiamano energia oscura. Se questa accelerazione persiste, il nostro universo alla fine si espanderà nell’oblio, con tutta la materia e le radiazioni fatte a pezzi. Ovviamente questo evento non è la prima volta che avviene. Nei primi istanti del Big Bang, le energie e le densità erano così estreme che la fisica esistente non può farcela: prevede una singolarità, un punto di densità infinita in cui la matematica fallisce. Successivamente l’universo affronterà un altro periodo di espansione rapida, chiamata inflazione, anch’essa poco incomprensibile.

Gli astronomi si sono spesso chiesti se queste due fasi di espansione accelerata siano collegate tra loro e se un’entità che le guida entrambe eviti il ​​problema del Big Bang singolarità. Quindi per rispondere a questa domanda i fisici hanno analizzato un modello dell’universo in cui l’energia oscura ha sempre svolto un ruolo. Una ricerca precedente ha ha modellato l’energia oscura “che si accende” in vari momenti per guidare l’espansione cosmica, ma la nuova ricerca propone un modello più realistico che include materia e radiazione.

Lo scopo era quello di vedere se l’energia oscura può evitare una singolarità del Big Bang, guidare l’inflazione e accelerare il tardo universo. Per evitare quella singolarità iniziale, l’universo non può iniziare da un punto di densità infinita. Invece l’universo in cui adesso viviamo dovrebbe essere una serie infinite di grandi rimbalzi ripetuti. In questo scenario l’energia oscura guida l’universo fino a raggiungere una determinata dimensione. Tuttavia in seguito l’energia oscura farà il contrario e costringerà l’universo a contrarsi. Il cosmo subisce quindi una grande crisi, ma proprio prima di raggiungere uno stato di densità infinita, l’energia oscura si gira di nuovo, guidando un periodo di inflazione incredibilmente rapida e ricominciando il ciclo.

 

Solo con lo studio si arriverà al destino finale

I ricercatori hanno cosi trovato un’energia oscura che è stata in grado di eseguire una tripletta. Tuttavia la materia e la radiazione non potevano essere presenti nell’universo primordiale poiché avrebbero potuto rovinare l’inflazione. Invece dovevano apparire subito dopo l’inflazione, quando una parte dell’energia oscura si decomponeva, inondando l’universo di luce e materia. Nonostante il successo iniziale, i ricercatori non sono stati in grado di trovare una classe generica di modelli di energia oscura che potessero portare sempre agli stessi risultati.

Tuttavia, questa nuova ricerca punta in una direzione promettente, fornendo una valida piattaforma per esplorare ulteriormente modelli come questo. Gli esseri umani non sono necessariamente destinati a vivere in un cosmo freddo e vuoto, perché l’energia oscura potrebbe comportarsi diversamente in un lontano futuro. Solo la continua ricerca svelerà il nostro destino finale.

Foto di WikiImages da Pixabay

Marco Inchingoli
Marco Inchingoli
Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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