Recentemente, un centro di salvataggio della fauna selvatica in Inghilterra ha recuperato e si è preso cura di un esemplare di scoiattolo. Ora sta bene, ma non può essere liberato e anzi, dovrebbe essere ucciso. La politica del Regno Unito in merito è severa, quei piccoli roditori sono troppo invasivi e vanno uccisi, ovviamente in modo etico. Gli scoiattoli grigi fanno troppi danni che tradotti in sterline sono di milioni e milioni.
Da un lato minacciano la fauna autoctona e dall’altra anche la silvicoltura e si stima che il danno sia di oltre 10 milioni di sterline l’anno. Come è normale che sia però, ci sono molti dubbi su questa politica intrapresa dal governo. Gli scoiattoli grigi non sembrano essere più invasivi di quanto lo siano i gatti domestici, per esempio. Quest’ultimi dovrebbero essere circa 11 milioni e ogni anno uccidono 27 milioni di uccelli e 92 milioni di altre prede terrestri.
Gli scoiattoli si, altri animali no
Fossero solo i gatti un problema. Apparentemente all’anno vengono liberati un gran numero di uccelli particolari nelle campagne britanniche, uccelli non autoctoni come fagiani o pernici dalle zampe rosse. Perché vengono liberati lì? Per il loro bene? No, perché sono animali che vengono cacciati per gioco.
Già a questo punto qualcuno potrebbe indignarsi, ma il problema, in questo senso, è un altro. Tutti questi volativi portano danni alla vegetazione e a tutta quella fauna che si basa su essa. Molte volte finiscono per rendere un terreno sterile. A completare il quadro di distruzione, i fagiani, così come le pernici, causano milioni di danni incidenti stradali.