Un team di scienziati ha scoperto che esiste un enorme complesso di vulcani e flussi di lava “nascosti” nel profondo del Mar Tirreno nell’Italia sudoccidentale. Secondo Live Science, che riporta la scoperta, questo complesso comprende diversi camini geotermici, flussi di lava e montagne sottomarine a punta piatta.
Questo mondo sottomarino precedentemente sconosciuto si è formato circa 780.000 anni fa a causa di un raro fallimento tettonico, ha spiegato il ricercatore principale Fabrizio Pepe, uno scienziato dell’Università di Palermo in Italia.
Nella nuova ricerca, i cui risultati sono stati pubblicati lo scorso giugno sulla rivista scientifica Tectonics, il team osserva che questa formazione è relativamente giovane da un punto di vista geologico.
L’esperto, citato dallo stesso portale, ha anche affermato che la regione in questione è molto complessa e sismicamente attiva a causa della collisione di tre placche tettoniche che hanno letteralmente strappato la crosta terrestre: quella dell’Africa, dell’Eurasia e dell’Anatolia.
La formazione vulcanica in quest’area è influenzata anche dalla piccola piastra dell’Adriatico, un frammento di crosta che si separò dalla piastra africana oltre 65 milioni di anni fa ed è attualmente spinto sotto la piastra eurasiatica. Questo processo, noto come subduzione, è responsabile della comparsa di altri vulcani, come il Vesuvio, eruttato nel 79 d.C.
Questo complesso è stato scoperto grazie alla mappatura della regione sottomarina, nonché allo studio delle anomalie magnetiche e dei dati sismici già raccolti nell’area. Da questi dati, il team ha scoperto un’area di circa 2.000 chilometri quadrati, che hanno chiamato il complesso intrusivo Diamond-Enotrio-Ovid.
Sebbene i vulcani nell’area siano attualmente inattivi, gli scienziati non escludono possano svegliarsi in futuro. Pertanto, stanno ora lavorando su una mappa del rischio nell’area, studiando anche la possibilità di sfruttare il complesso ora scoperto per generare energia geotermica.