In un giovanissimo Universo, nato appena da 670 milioni di anni, nacque quello che oggi osserviamo come un colossale mostro oscuro a 13,3 miliardi di anni luce dalla Terra. Un buco nero supermassiccio che ha dato vita ad una quasar e che è il più antico mai osservato.
Il buco nero più antico mai osservato è un colossale mostro
Questo quasar si trova in un angolo buio dello spazio e il suo buco nero supermassiccio ha una massa di 1,6 miliardi di volte più grande di quella del Sole. Questo quasar, denominato J0313-1806, risale ad un’epoca in cui l’universo aveva appena 670 milioni di anni, ovvero soltanto il 5% della sua età attuale.
La scoperta di questo antichissimo ed enorme buco nero, è stata annunciata durante il 237° Meeting dell’American Astronomical Society. Grazie a questa nuova scoperta si potranno aggiungere molte informazioni alla storia più antica del nostro Universo. Ma per farlo, come sempre in astrofisica, si dovrà prima rispondere alle tantissime domande e nuove questioni che questa scoperta comporta.
Un quasar intensamente luminoso
Come tutti i quasar, anche questo è intensamente luminoso, con il mostro oscuro nel suo cuore che divora attivamente gas, polveri e fa a pezzi le stelle accrescendo se stesso. I detriti che scaturiscono da questo processo catastrofico, si muovono a velocità incredibile ed espellono quantità estreme di energia, che gli osservatori sulla Terra possono osservare, attraverso lo spettro elettromagnetico, come luce intensa. Una luce davvero molto intensa, J0313-1806 infatti è 1.000 volte più luminoso dell’intera Via Lattea.
Gli astronomi sono stati in grado di individuare il quasar utilizzando osservatori a terra, come l’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA) in Cile, il più grande radiotelescopio del mondo, e due osservatori sul Mauna Kea alle Hawaii. I dati raccolti grazie a questi osservatori hanno permesso ai ricercatori di confermare con precisione la distanza del quasar ed esaminare alcune delle proprietà del buco nero supermassiccio attivo che si trova al suo centro.
Il buco nero appena scoperto è troppo vecchio per essere così grande
Ma questo buco nero grande circa 1,6 miliardi di volte più del Sole, pone i ricercatori davanti ad un enorme dilemma: è troppo grande per essere così antico. Quando l’Universo aveva solo 670 milioni di anni era troppo giovane per far si che si creasse, attraverso la morte stellare e con il successivo lento accrescimento, un buco nero di tali dimensioni.
In parole povere, basandoci sulla nostra attuale comprensione della formazione dei buchi non è possibile spiegare perché il buco nero di J0313-1806 è così enorme, non avrebbe avuto il tempo di crescere così tanto.
I ricercatori dunque avranno un bel da fare per spiegare la nascita anomala di questo buco nero così grande e così antico, che potrebbe mettere in discussione anche ciò che sappiamo su questi straordinari corpi celesti. O potrebbe aprirci le porte ad una nuova fisica, o dimostrare che poco dopo il Big Bang, le cose erano molto diverse da quelle che conosciamo ora.
Inoltre, tramite i dati spettrali, il team ipotizza che il buco nero supermassiccio stia divorando l’equivalente di 25 soli ogni anno, il che significa che è attivo e sta ancora crescendo. Ma per scoprire di più dovremo forse aspettare il lancio del James Webb Space Telescope, previsto per il 31 ottobre.
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