Scoperto in Siberia un “uomo uccello” di 5.000 anni

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Una squadra di archeologi ha scoperto strani oggetti in due tombe dell’età del bronzo che sono state scavate nella regione russa di Novosibirsk, in Siberia. Le tombe sono state scoperte alla fine dell’anno scorso nel sito archeologico di Ust-Tartas da specialisti dell’Istituto di Archeologia ed Etnografia di Novosibirsk.

Entrambe le tombe risalgono a 5.000 anni fa e ce n’è una che ci ha regalato una scoperta particolare. In una di esse, infatti, è stato trovato lo scheletro di un uomo con qualcosa di simile ad una collana, cappuccio o armatura fatta con dozzine di becchi e teschi di uccelli.

Le ossa degli animali erano disposte nella parte posteriore del cranio dello scheletro, attorno al collo “come se fosse una collana“, ha raccontato la scienziata Lilia Kobeleva. Un’altra versione del ritrovamento sostiene che i becchi e i teschi degli uccelli facevano parte di un costume rituale. Sebbene le specie di uccelli non siano state ancora identificate, gli scienziati ritengono che fossero aironi. Tuttavia, c’è ancora un altro aspetto strano da considerare: gli archeologi non sanno come le ossa degli animali si siano unite o abbiano formato un pezzo unico, dal momento che non hanno buchi che potrebbero mostrare come un filo li abbia collegati.

 

Il misterioso “uomo degli uccelli”

L'”uomo degli uccelli”, come descritto dalla stampa locale, non è stata l’unica scoperta. Nell’altra tomba, sono stati trovati i resti di due bambini e, accanto a lui, c’era un altro scheletro di un uomo adulto circondato da vari oggetti.

Tra gli oggetti, gli scienziati hanno evidenziato una sorta di “occhiali” composti da due emisferi di bronzo e collegati anch’essi da bronzo. Gli altri artefatti erano pietre levigate a forma di mezzaluna, che potevano essere stati usati nei rituali. “Entrambi gli uomini hanno certamente avuto un ruolo speciale nella società“, ha detto Kobeleva, che ha assunto come queste figure siano state, da vive, “una specie di genitore”.

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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