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Perché alcuni di noi restano sedentari? la risposta è nei tratti della personalità

È ormai noto che l’attività fisica e lo stile di vita sedentario non dipendono solo da fattori ambientali, come la disponibilità di strutture sportive o il tipo di lavoro svolto, ma anche da tratti della personalità individuale. Alcuni studi hanno evidenziato una stretta relazione tra le caratteristiche psicologiche e le abitudini di movimento, suggerendo che determinati tratti possono mantenere l’inclinazione verso l’esercizio fisico o, al contrario, verso uno stile di vita sedentario. Le persone con personalità resilienti, caratterizzate da elevata coscienziosità ed estroversione, tendono a impegnarsi in sessioni più lunghe sia di attività fisica che di periodi sedentari.

Al contrario, coloro che hanno una personalità fragile, spesso associata a nevroticismo, interrompono i periodi sedentari più frequentemente, il che può giovare alla salute. Questa ricerca evidenzia come la personalità possa modellare i comportamenti di salute e possa avere un impatto sul benessere a lungo termine. I risultati suggeriscono che gli individui resilienti sono più inclini ad attività strutturate, mentre i tipi fragili preferiscono compiti più brevi e leggeri.

 

Come la personalità influenza l’attività fisica e la sedentarietà: un’analisi psicologica

L’estroversione è uno dei tratti della personalità più strettamente associati all’attività fisica. Le persone estroverse tendono ad avere una maggiore energia e socievolezza, caratteristiche che si traducono in una propensione verso attività dinamiche e sociali. Gli estroversi, infatti, potrebbero preferire esercizi di gruppo, come sport di squadra, o attività che richiedono interazione sociale, come le lezioni di fitness di gruppo. La loro apertura alle esperienze e l’energia costante possono rendere più probabile l’adozione di uno stile di vita attivo.

Anche la coscienziosità è un tratto legato all’attività fisica. Questo tratto riguarda l’orientamento verso gli obiettivi, la disciplina e la capacità di pianificare. Le persone coscienziose sono più propense a stabilire e mantenere abitudini sane, inclusa una regolare routine di esercizio. Inoltre, la loro tendenza ad essere organizzati e metodici li aiuta a dedicare tempo all’attività fisica, anche in giornate particolarmente impegnative. Il nevroticismo, caratterizzato da una maggiore sensibilità allo stress e alla negatività emotiva, può ostacolare l’adozione di un’attività fisica regolare.

Le persone con alto nevroticismo possono avere più difficoltà a mantenere una routine di esercizio fisico, poiché tendono ad essere meno resilienti di fronte a sfide o difficoltà. Le emozioni negative come ansia, insicurezza o stress potrebbero incoraggiare la partecipazione a programmi di attività fisica, portandole ad assumere un comportamento più sedentario. L’apertura all’esperienza è un altro tratto che può influenzare la scelta delle attività fisiche. Chi ha un’alta apertura mentale tende ad essere curioso, creativo e disponibile per provare esperienze nuove. Questo si traduce in una maggiore varietà nella scelta dell’attività fisica: queste persone possono essere più propense ad esplorare nuove discipline sportive, dall’arrampicata allo yoga, o a praticare sport che coinvolgono l’apprendimento di nuove abilità, come il surf o il tiro con l’arco.

 

Progettare interventi personalizzati che incoraggino uno stile di vita attivo

Alcuni tratti della personalità possono invece essere associati a uno stile di vita sedentario. Tra questi, la bassa estroversione e il basso livello di coscienziosità sono tra i più comuni. Le persone più introverse, ad esempio, possono preferire attività tranquille e solitarie, che spesso non includono esercizio fisico. Allo stesso modo, chi ha un basso livello di coscienziosità potrebbe avere difficoltà a pianificare o mantenere una routine di allenamento, portandolo a trascorrere più tempo in attività sedentarie come guardare la televisione o usare il computer.

Le persone con un’alta stabilità emotiva, al contrario, tendono ad avere una migliore gestione dello stress e ad essere più resilienti. Questi individui sono meno inclini all’ansia e alla preoccupazione, il che facilita l’adesione a una routine di attività fisica anche in presenza di ostacoli. La stabilità emotiva, quindi, rappresenta un fattore positivo nella prevenzione della sedentarietà, poiché contribuisce a mantenere un approccio equilibrato verso l’esercizio e il benessere.

Comprendere la relazione tra tratti della personalità e attività fisica può essere utile per progettare interventi personalizzati che incoraggino uno stile di vita attivo. Ad esempio, per le persone con alto nevroticismo potrebbe essere utile proporre attività di tipo rilassante, come il nuoto o il pilates, che riducono lo stress e aumentano la resilienza emotiva. Al contrario, le persone con bassa coscienziosità potrebbero sviluppare programmi di supporto per aiutare a mantenere una routine regolare.

I tratti della personalità giocano un ruolo importante nell’influenzare le abitudini di attività fisica e sedentarietà. Comprendere queste dinamiche permette non solo di sviluppare strategie personalizzate per migliorare la salute e il benessere, ma anche di riconoscere come i diversi aspetti psicologici possono favorire o ostacolare il cambiamento. Un approccio che considera la personalità individuale può essere quindi uno strumento prezioso per promuovere uno stile di vita attivo e sostenibile nel tempo.

Foto di hary prabowo da Pixabay

Annalisa Tellini

Musicista affermata e appassionata di scrittura Annalisa nasce a Colleferro. Tuttofare non si tira indietro dalle sfide e si cimenta in qualsiasi cosa. Corista, wedding planner, scrittrice e disegnatrice sono solo alcune delle attività. Dopo un inizio su una rivista online di gossip Annalisa diventa anche giornalista e intraprende la carriera affidandosi alla testata FocusTech per cui attualmente scrive

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