Con l’ombra di un nuovo lockdown e la continua crescita di casi Covid-19, le ansie e le paure degli italiani si stanno riversando sempre più online alla ricerca di informazioni e notizie sulle ultime evoluzioni del contagio. È quello che è emerso dalle analisi eseguite dal team di SEOZoom, la suite SEO e Web Marketing più utilizzata in Italia, sulle tendenze rilevate dalle ricerche su Google nel nostro Paese, che dimostrano come il motore di ricerca sia diventato sempre più un riferimento immediato per scoprire cosa sta succedendo in questi giorni nel mondo.
Nel mese di ottobre, in particolare, è tornato a salire il trend per “Coronavirus”, parola chiave che ha raggiunto un volume medio di 60.500 ricerche mensili secondo le stime dello Zoom Trends, l’algoritmo di SEOZoom. In rialzo sono anche tutte le keyword correlate alle informazioni sul Coronavirus: ad esempio, le parole “contagio” e “mascherine”, rispettivamente, oltre 5400 e 33mila ricerche stimate.
Anche DPCM, la sigla per “Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri” che abbiamo imparato a conoscere nell’ultimo anno ha subito un spicco a 823mila ricerche medie, quasi quattro volte il livello registrato a marzo. Trend simile lo abbiamo con “tampone”, che avvicina le 50mila ricerche mensili e raggiunge il livello più alto dell’anno, così come “febbre” e “sintomi” sono altri termini che stanno conoscendo una crescita maggiore.
L’aumento di alcune tendenze di ricerca su Google racconta anche l’evoluzione della quotidianità in queste settimane e il cambiamento della percezione che gli italiani hanno della situazione: termini come “didattica a distanza”, “scuole chiuse”, “smart working” e “restrizioni” hanno raggiunto livelli simili a quelli di marzo.
Sullo sfondo, si tornano a concretizzare anche due grandi paure, “lockdown” e “coprifuoco”, le due keyword che sono ormai nel nostro vocabolario comune e che nelle ultime settimane hanno fatto segnare il picco maggiore nell’interesse di ricerca nel nostro Paese. In forte salita anche nella variante “lockdown a Natale”, un’eventualità che molti italiani temono e stanno iniziando a mettere in conto, almeno online.
In forte calo invece tutta una serie di query classicamente molto ricercate o di quelle stagionali di questo periodo che sono passate inevitabilmente in secondo piano a causa del virus. Tra queste troviamo “viaggi”, “cenone di Natale” o “mete per Natale”, ma anche keyword apparentemente intoccabili per gli italiani online tra cui “facebook”, “instagram” e addirittura “serie a”. Diminuisce anche il numero di persone che cerca su Google parole come “sesso” e “tinder”.
In definitiva l’analisi dei trend attuali ci consente di capire ciò che sta succedendo nel nostro Paese e ciò che percepiscono le persone della situazione attuale. Il primo effetto è la riduzione dei volumi di ricerca per argomenti, prodotti e servizi considerati di non primaria necessità o di difficile realizzazione a causa delle restrizioni – come il turismo o gli appuntamenti sentimentali – che fa da contraltare a una sempre maggiore esigenza di ottenere informazioni tempestive per poter essere preparati a ogni scenario.
Ph. Credit: SEOZoom
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