Sesta estinzione di massa: cosa ne pensa la scienza

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Che piaccia o no, l’estinzione fa parte dei cicli di vita del nostro pianeta. Da quando la vita si è formata sulla Terra, ma soprattutto da quando ha iniziato a diversificarsi fino a creare gruppi distinti, ci sono state ben cinque estinzioni di masse. Questo genere di eventi ha diverse caratteristiche. La più importante è sicuramente il fatto che più del 75% degli esseri viventi presenti nel momento in cui sono avvenute, è stato spazzato via.

In media sono avvenute ogni 100 milioni di anni mentre per quanto riguarda la durante in sé dell’evento, c’è molta differenza. Sono durati dai 50 mila anni, agli oltre 2 milioni. la prima è avvenuta 443 milioni di anni fa è ha cancellato l’85% degli esseri viventi. La peggiore è stata la terza, quella che 250 milioni di anni fa spazzò il 95% della vita sul pianeta. Tutte e cinque le volte ci sono stati degli eventi catastrofici che hanno dato inizio al tutto.

 

La sesta estinzione di massa

Cosa definisce un’estinzione? Più che altro il fatto che c’è una perdita di specie superiore alla formazione di nuove. Noi tutt’ora ci troviamo proprio una fase simile. La biodiversità sulla Terra sta diminuendo velocemente e questo non ha causa di eventi apocalittici come l’eruzione di un super-vulcano o la caduta di un meteorite, ma per via dello sfruttamento eccessivo dell’ambiente.

C’è un numero che indica le estinzione. Si tratta del tasso di fondo e si basa sul numero di estinzione per anno di specie. Il numero, in situazioni naturali, dovrebbe aggirarsi tra 0,1 e 2,0 e attualmente è 10.000 volte più alto. Solo il secolo scorso si sono estinte così tante specie che in assenza dell’uomo ci avrebbero messo tra gli 800 e i 10.000 anni.

Definirla sesta estinzione potrebbe essere eccessivo. Gli eventi delle cinque precedenti sono stati particolarmente distruttivi. Detto questo, per come l’uomo sta trasformando la Terra, forse non siamo poi così lontani.

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