Dopo aver orbitato intorno a Saturno per oltre 13 anni, la sonda Cassini è pronta per salutare. Lunedì scorso il primo dei cinque passaggi attraverso l’atmosfera superiore del pianeta con l’ingresso nell’ultima fase della missione, il Grand Finale.
Dopo aver completato questi cinque tuffi, Cassini tornerà su ancora per l’ultima volta per poi cadere nell’atmosfera saturniana il 15 settembre. Sarà una sorta di suicidio per la sonda, che prenderà fuoco come fosse una sorta di cometa.
La sonda Cassini saluterà il 15 settembre
Cassini continuerà a mandare dati fino al 15 settembre fino a quando arriverà a un’altitudine con densità doppia rispetto a quella incontrata nei cinque tuffi precedenti. A quel punto, il personale a Terra perderà contatto con la sonda, che non riuscirà a mantenere la sua antenna orientata contro la terra a causa dei venti.
In questa fase Cassini si troverà tra i 1630 e i 1710 chilometri sopra Saturno, da questa posizione riuscirà a fornire dati importanti circa la temperatura e le aurore saturniane, sui vortici ai poli del pianeta. Il radar della sonda riuscirà a vedere oggetti cento volte più piccoli rispetto a quelli che ha potuto osservare fino a ora.
Il Grand finale prevede anche un ultimo giretto dalle parti di Titano, satellite di Saturno più grande, l’11 settembre la luna rallenterà l’orbita di Cassini attorno a Saturno. “Se riesce a fare questi cinque tuffi, seguiti dalla caduta finale, Cassini diventerà la prima sonda atmosferica saturniana” dichiara Linda Spilker della NASA. Tra pochi giorni un nuovo grande momento nella storia dell’esplorazione spaziale.
Fonte: seeker.com